Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto la laurea magistrale ad honorem in relazioni internazionali ed europee da parte dell’Università di Parma. La cerimonia, avvenuta oggi nella Chiesa di San Francesco del Prato, è stata chiusa al pubblico. In platea anche i ministri dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, dell’Università e Ricerca, Maria Cristina Messa, e del Lavoro, Andrea Orlando.
La Laurea ad honorem, motiva l’Università, per onorare “l’altissimo profilo” di Sergio Mattarella, “nazionale e internazionale, politico e istituzionale” e per “riconoscere il suo quotidiano impegno istituzionale, civile e morale, nella garanzia attiva e nella testimonianza concreta dei valori costituzionali e della libertà, unitamente alla costante ed intensa vicinanza alla causa della ricerca, della formazione e del futuro dei giovani del nostro Paese”.
Il presidente durante la cerimonia ha parlato del ruolo delle università e di meritocrazia: “La storia delle università – ha affermato – mostra quanto siano radicate, nello spirito dell’Europa, le questioni delle autonomie e delle libertà”. “La meritocrazia – ha proseguito- non può essere sinonimo di una formula che legittimi chi si trova già in posizione di privilegio, bensì quella di chi aspira a mettersi in gioco. Un’autentica democrazia sa riconoscere che prima di ogni merito accademico esiste un merito di vivere, frutto dell’incontro con la realtà fatti e con la spinta a una emancipazione da essi”.
Inoltre il Presidente ha affrontato il tema del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che dovrà essere utilizzato anche per dare maggiore forza alle Università: “Questo Piano di ripartenza sia la spina dorsale di una nuova, più solida e più equa integrazione del Continente. Dobbiamo attenderci e contribuire a innovazioni profonde, sulle modalità del lavoro e della produzione, sull’uso delle tecnologie, facendo in modo che la distribuzione dei saperi non incida sull’effettivo esercizio dei diritti dei cittadini, col rischio di nuove disuguaglianze”.
“La pandemia – ha concluso – ci ha dimostrato quanto importante sia la ricerca medica, ma anche quanto risolutiva sia la volontà politica di mettere i suoi risultati a disposizione di tutti”.
Michela Lopez
Foto: sito ufficiale Presidenza della Repubblica