Quarantamila nuovi casi covid in russia e 1.159 decessi nelle ultime 24 ore. Sono i numeri più alti mai raggiunti in un giorno nel Paese dall’inizio della pandemia. Lo riporta la Tass citando i dati del centro operativo anticoronavirus. Per frenare la diffusione del virus, a Mosca da oggi e fino al 7 novembre saranno chiusi bar e ristoranti (si torna all’asporto e al domicilio), negozi che non vendono beni essenziali, saloni di bellezza, cinema, palestre e altre attività. Scuole chiuse, aperti solo i negozi di alimentari e le farmacie. Musei e teatri sono funzionanti con delle limitazioni.
Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che saranno dichiarati “giorni non lavorativi” quelli dal 30 ottobre al 7 novembre ma col mantenimento della retribuzione. Alcune autorità locali hanno però deciso di dar inizio alle restrizioni alcuni giorni prima. La testata online Meduza sottolinea che i “giorni non lavorativi”, oltre che nella città e nella regione di Mosca, sono iniziati oggi nelle regioni di Kaliningrad, Rostov, Smolensk e nella repubblica della Chakassia.
Salgono però le vaccinazioni e il Cremlino spera che questa tendenza continui: lo riporta l’agenzia Interfax citando il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. “Grazie a Dio, il ritmo della vaccinazione ha accelerato. Si spera che questa tendenza non si indebolirà dopo il periodo non lavorativo”, ha detto Peskov. “Per ora – ha dichiarato il portavoce del Cremlino – il ritmo è cresciuto considerevolmente, e questo è un bene per tutti noi”. Secondo l’Afp, che cita il sito web Gogov, in Russia ha completato il ciclo vaccinale il 32% della popolazione.
Stefania Losito