“Lo stesso spirito di collaborazione, la stessa determinazione, lo stesso orgoglio di rappresentare l’Italia” che hanno segnato l’unità nazionale in questo 2021, “ci deve accompagnare anche il prossimo anno”. Così il premier Mario Draghi agli ambasciatori italiani riuniti alla Farnesina. L’Italia, racconta Draghi, rivendica il “ruolo centrale” conquistato sulla
scena internazionale, è credibile, e occorre responsabilità della politica e delle istituzioni, ma anche delle parti sociali, di fronte alle “significative” sfide della lotta al Covid e dell’attuazione del Pnrr. “Il Recovery plan – spiega Draghi – non è il piano di rilancio di questo governo, non è legato al nome di Draghi, ma è di tutto il Paese”. Il governo si prepara ad annunciare la chiusura di tutti i 51 obiettivi fissati per quest’anno nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ed entro il 2026 bisognerà realizzare obiettivi ancor più corposi se si vorranno ottenere tutti i 191,5 miliardi in ballo: “Spetta a tutti, politici, funzionari, parti sociali, contribuire alla realizzazione del piano in modo rapido, efficiente, onesto”.
Stefania Losito
(@credits: foto dal sito governo.it)