Sanremo è Sanremo anche se sei un vip o un personaggio del mondo dello spettacolo e a maggior ragione se vivi all’estero. Del resto anche Checco Zalone nel suo “Quo vado?” scopre la nostalgia dell’Italia e il richiamo della madre patria mentre vede Al Bano e Romina insieme a Sanremo 2015. Lorenzo Jovanotti è uno dei tanti artisti davanti alla tv in queste serate. Martedì ha fatto il tifo per Laura Pausini, ieri per Eros Ramazzotti. Prima gli ha dedicato un video interpretando una delle sue canzoni, poi gli ha fatto i complimenti dopo l’esibizione. E non è stato l’unico. Artisti, scrittori, calciatori, oltre alla gente comune, hanno notato un Eros Ramazzotti emozionato e sereno allo stesso tempo, innamorato della sua Marica Pellegrinelli, “la madre dei miei amori” ha scritto ringraziandola sui social. Era lì, in prima fila pronta ad applaudire il suo uomo che le ha dedicato andando vicino a lei “Più bella cosa”. E poco importa se quella fu la canzone dedicata a Michelle Hunziker che era anche la protagonista del video. Le cose cambiano. La vita deve aver insegnato al ragazzo nato ai bordi di periferia che bisogna essere sempre pronti ad accogliere le novità. Con Marica si è sposato e ha due bimbi piccoli ed è inevitabile toccare l’argomento famiglia mentre scambia quattro chiacchiere con Carlo Conti. Marica gli ha passato i nastri arcobaleno, simbolo della campagna pro unioni civili lanciata per il festival. Eros con classe e senza aggiungere molto dice “la famiglia e’ fondamentale qualsiasi essa sia”, guadagnandosi l’applauso del pubblico dell’Ariston, meno conservatore del solito. Lo stesso pubblico che ha fatto una standing ovation per Patty Pravo in gara e che festeggia i suoi 50anni di carriera. Magia della musica che può far arrivare anche un messaggio forte, come quello di Ezio Bosso, musicista e compositore che sfila sul palco del festival su una sedia a rotelle spinta da Conti e con i segni della malattia neuro degenerativa che lo ha colpito. Bosso è uno dei più grandi musicisti e compositori vivente e offre a tutti una grande lezione di vita. “La malattia non può togliermi la musica. Ci ha già provato”. L’intera orchestra si alza in piedi, la telecamera inquadra il volto rigato dalle lacrime della violinista. Bosso non è un volto conosciuto al grande pubblico ma irrompe come un uragano nelle case degli italiani. Prima che il suo corpo, scosso da scatti e spasmi, inizi a muoversi con grazia sulle tastiere, abbraccia il pianoforte. “Un colpo al cuore”, commenta Pieraccioni congratulandosi con l’amico conduttore per aver dato a noi tutti l’occasione di conoscere Bosso che conclude il suo intervento dicendo: “la musica è come la vita: si può fare solo insieme”.
Angela Tangorra