L’abbraccio di Blanco alla mamma: “Da piccolino la facevo disperare”. “La canzone? È autobiografica per entrambi. Abbiamo cantato la paura di essere sbagliati in una relazione”. E ora verso l’Eurovision song Contest
Mahmood e Blanco sono i vincitori del Festival di Sanremo numero 72 con “Brividi”. Subito dopo la vittoria Mahmood continuava a ripetere “non sto a capì niente”, mentre Blanco ha fatto una corsa in platea chiedendo il permesso ad Amadeus per andare ad abbracciare la mamma. “Vorrei dare un abbraccio a mamma?”. La corsa in platea, passando sulle poltrone dell’Ariston, il brio del 19 anni che compirà tra 4 giorni, l’abbraccio alla mamma, il tutto in un momento. Mahmood, nel pieno caos della vittoria, consuma espressione di tenerezza nella voce, dice “Anche io voglio salutare la mia mamma, ma non è qui, è in hotel. Ciao mamma, la saluto da qui!”.
Più tardi, davanti ai giornalisti, Blanco dirà: “ “L’abbraccio ai miei genitori è perché quando ero più piccolo li facevo dannare, adesso abbracciarli e vederli piangere è una cosa bellissima”. Blanco e Mahmood, Riccardo e Alessandro (quesiti loro nomi di battesimo), incarnano i ragazzi di oggi, la loro voglia di volare, di amare, raccontare i loro sogni, come quando cantano “ti vorrei rubare un cielo di perle….”. La loro giovinezza è contagiosa per chi li guarda e li ascolta, “Brividi” è diventata la canzone di tutti.
Si abbracciano i vincitori del festival che si congedano dal palco dell’Ariston con un “E adesso andiamo ad ubriacarci!” Detto ds Blanco. E chissà se hanno avuto il tempo, perché dopo la vittoria sono andati in conferenza stampa. Dietro il palco Blanco prende in braccio Gianni Morandi che aveva notato che sul podio c’erano tre generazioni: “Gli anziani, quella di mezzo (Elisa, ndr) e i giovani”.
Mahmood e Blanco confessano che devono dire grazie ai genitori se sono venuti al festival: la spinta è arrivata dalla mamma di Mahmood e dal papà di Blanco dopo che hanno ascoltato il pezzo.
Dice Blanco dopo la vittoria: ”La canzone è autobiografica e riporta tutto quello che è successo ad Ale (Mahmood, ndr) quest’anno e tutto quello che ho vissuto io. Penso che scrivere una canzone è essere sinceri e raccontare quello che sto provando perché così le cose arrivano”. Mahmood aggiunge: “Abbiamo raccontato la paura di essere sbagliati in una relazione che è una cosa che accomuna la maggior parte di noi”.
Mahmood il festival lo aveva vinto con “Soldi” e quest’anno ha avvertito l’esigenza di tornarci: “Dopo due anni ho sentito una cosa che non sentivo da due anni: la gente che voleva stare insieme e cantare e mostrarci affetto. Davanti al nostro albergo ci sono ancora i ragazzi e le ragazze che stanno lì dallle 10 del mattino”.
Angela Tangorra