“Oggi è un giorno storico per gli Stati Uniti e la realizzazione della promessa del presidente Joe Biden”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. La giudice Ketanji Brown Jackson è stata confermata dal Senato alla Corte suprema con 53 voti a favore, tra cui tre repubblicani, e 47 contrari, tutti del Grand Old Party. La candidata del presidente è la prima donna afroamericana a ricoprire l’incarico.
Cinquantuno anni, due figlie Talia e Leila, laureata ad Harvard, nella sua lunga carriera Jackson ha partecipato anche alla difesa di un detenuto di Guantanamo. Incarico per il quale è stata attaccata dai senatori repubblicani durante le audizioni per la conferma. Biden, che l’ha scelta, ne ha spesso lodato le qualità “straordinarie” sottolineando il bisogno della Corte Suprema di “essere specchio del paese” e riflettere le sue diversità .
Il suo ingresso fra i saggi è un passo storico perché è la prima donna afroamericana, la terza persona di colore nominata nei 233 anni di storia della Corte Suprema, e fa salire a quattro il numero delle donne che siedono fra i saggi che, per oltre due secoli, sono stati un club solo ed esclusivamente di uomini bianchi.
Stefania Losito