Procede a rilento l’evacuazione di civili dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Cento rifugiati sono stati trasportati in un posto sicuro, ma nei cunicoli sottostanti ce ne sono ancora duecento, inclusi 20 bambini. Mentre continuano gli attacchi. In base ai dati in possesso dell’Onu, dall’inizio della guerra sono morti oltre tremila civili.
Ed è bufera sulle dichiarazioni del ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, rilasciate al programma Carta Bianca su retequattro. “Zelensky ebreo come Hitler”, ha affermato, suscitando la reazione della comunità ebraica. Israele convoca l’ambasciatore, mentre il Copasir decide di approfondire il tema degli ospiti russi. Mediaset si difende attraverso il direttore generale, Mauro Crippa: “ Affermazioni deliranti, ma l’intervista – specifica Crippa – è un documento che fotografa la storia contemporanea e dimostra la non volontà di Putin di arrivare ad una soluzione diplomatica sull’Ucraina”.
Fanno discutere anche altre frasi, ma di natura diversa. Per il ministro Robert Habeck, la Germania è pronta all’embargo sul petrolio, anche se le catene di approvvigionamento non sarebbero sicure. Secca smentita, infine, del ministero della Transizione ecologica: il ministro Cingolani non hai mai suggerito alle compagnie italiane di pagare in rubli, per evitare sanzioni dopo aver rispettato gli accordi.
Michele Paldera