Colloquio del presidente russo con Macron e Scholz, si cerca una soluzione anche per il grano
Vladimir Putin si dice pronto a riprendere la trattativa diplomatica con l’Ucraina, dopo aver accusato Kiev di averla sospesa. Il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz, però, hanno chiesto oggi a Putin di farlo intavolando “negoziati diretti e seri” con Zelensky. Il presidente ucraino insiste su questo punto, perchè, spiega, “non c’è nessun altro con cui negoziare: ha costruito uno Stato in cui nessuno decide nulla”. Putin mette però in guardia l’Europa: “la fornitura di armi all’Ucraina da parte dell’Occidente rischia di creare una ulteriore destabilizzazione”.
Intanto i leader europei cercano anche di evitare una crisi alimentare. Il tema è stato discusso fra Macron, Scholz e Putin. Il presidente russo si è detto pronto a facilitare l’esportazione senza ostacoli del grano, incluso quello ucraino, dai porti sul Mar Nero, infestato da mine e presidiato da navi e sottomarini russi. L’Ue, da parte sua, starebbe valutando di lanciare una missione per scortare le navi di grano: la possibilità sarà esaminata nel vertice di lunedì a Bruxelles.
In attesa che ci siano sviluppi sul fronte diplomatico la guerra va però avanti: infuria la battaglia nell’Est dell’Ucraina. Le forze russe, una volta occupata la regione di Kherson, chiudono l’accesso al resto del Paese. L’esercito di Mosca sta guadagnando terreno nella regione e conferm la conquista della città di Lyman. I separatisti prorussi del Donetsk vogliono organizzare un tribunale internazionale per processare i combattenti evacuati da Azovstal. Nella loro conversazione con Putin, invece, Macron e Scholz hanno chiesto che siano liberati.
Mauro Denigris