Vendevano beni non previsti dal Bonus cultura, assegnato ai maggiorenni che compivano i 18 anni a partire dal 2016 da utilizzare per assistere a rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’acquisto di libri, nonché per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali e spettacoli dal vivo. L’importo del bonus era di 500 euro. La Guardia di Finanza di Maglie, nel Leccese, ha scoperto un’azienda del posto che avrebbe accettato l’assegno bonus per l’acquisto di beni non previsti nella misura, come computer, tablet, smartphone, TV, consentendo l’indebito accesso al beneficio da parte di oltre 2.500 persone .
Le investigazioni hanno permesso di accertare vendite non contemplate dalla normativa per quasi 1 milione di euro, nonché l’applicazione delle previste sanzioni nei confronti di tutti gli utilizzatori dei buoni. L’attività commerciale è stata cancellata dall’elenco degli esercenti convenzionati con la app.
Stefania Losito