Kiev: “Putin vuole distruggere l’Europa”
Con il Nord Stream fermo e l’incubo del caro bollette che assilla l’Europa, Mosca continua a minacciare l’Occidente evocando stavolta l’inizio di una “grande tempesta globale” scatenata, a suo dire, proprio dalle sanzioni imposte alla Russia per la guerra in Ucraina.
Oggi è stato il vice premier di Putin con delega per l’Energia, Alexander Novak, a ribadire che il blocco del gasdotto dove transita il metano per l’Europa è dovuto unicamente alle misure europee che hanno impedito le adeguate riparazioni, per poi agitare lo spauracchio di ulteriori aumenti del prezzo del gas, che potrebbe continuare a crescere e toccare presto “livelli record” per i consumatori europei. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, afferma che la “grande tempesta globale” è causata dalle “illogiche azioni dei governi occidentali ed è destinata a spazzare via l’attuale ordine mondiale”.
Minacce non nuove che tuttavia innervosiscono ulteriormente mercati e governi già costretti uno dopo l’altro (prima Parigi, ora Berlino) a varare piani di emergenza per aiutare cittadini e imprese travolti dell’esplosione dei prezzi, in attesa di uno scudo europeo tanto invocato in Italia.
Il presidente ucraino Zelensky parla di “ricatto energetico” da parte di Putin. “In questi giorni – ha osservato il leader di Kiev – la Russia sta cercando di aumentare ancora di più la pressione energetica sull’Europa. Mosca vuole distruggere la vita normale di ogni europeo, in tutti i Paesi del nostro continente. Vuole indebolire e intimidire tutta l’Europa, ogni Stato”. E le risposte da dare, secondo il presidente ucraino, sono due: “La prima è la nostra unità, nella difesa contro uno Stato terrorista; la seconda è il rafforzamento della pressione sulla Russia, ovvero il rafforzamento di tutti i livelli di sanzioni e la limitazione delle entrate del petrolio e del gas russi. Più attacchi sferriamo tutti insieme, meno attacchi questi terroristi saranno in grado di compiere”.
Michela Lopez