La confusione regna sovrana nel Ministero dell’Istruzione e nel Ministero della Salute. Dopo aver tagliato, con un decreto emanato il 30 giugno, il numero di iscrizioni riservate ai corsi universitari di Medicina e Chirurgia, i due ministeri, a distanza di pochissimi giorni, ci ripensano e li aumentano mentre tra le aspiranti matricole si diffonde incertezza e disorientamento che hanno indotto molti a rinviare la presentazione della domanda di partecipazione ai test di ingresso. Quindi, secondo le ultime decisioni, i posti a Medicina salgono da 8817 a 9224, quelli dei corsi in Odontoiatria e Protesi da 850 a 908, quelli in Veterinaria da 502 a 655. Con un successivo decreto sarà assegnata a ogni Università una quota. Intanto secondo i dati aggiornati al 5 luglio si sono iscritti al test di Medicina 5300 studenti mentre 500 sono le domande presentate per Veterinaria. Le iscrizioni si concluderanno il 26 luglio (le domande vanno presentate online sul portale www.universitaly.it.). Potrebbe anche verificarsi il fenomeno che le domande alla fine siano interiori ai posti disponibili. Intanto molti Atenei stanno pensando di eliminare il numero chiuso e i test di ingresso alle Facoltà per le quali la selezione delle iscrizioni è una scelta autonoma riservata alle singole Università: il calo delle domande di iscrizione è dovuto proprio al diffondersi del numero chiuso che non ha prodotto grandi risultati favorendo, come dimostrano diverse inchieste, il proliferare di episodi di corruzione per superare le prove.
Maurizio Angelillo