Approfittava del suo libero accesso in carcere per i colloqui
Avrebbe portato e distribuito in carcere telefonini e droga in cambio di soldi. Con questa accusa è stato arrestato dai carabinieri, insieme ad altre sette persone, Pietro Ioia, Garante dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale del Comune di Napoli.
Secondo gli inquirenti Ioia avrebbe approfittato del suo ruolo che gli consentiva libero accesso all’interno delle carceri per effettuare i colloqui mirati a verificare le condizioni in cui versavano i detenuti, per effettuare le consegne che gli sarebbero state richieste. Il denaro veniva poi versato su alcune carte ricaricabili in uso a una donna e poi diviso con gli altri sodali della presunta organizzazione criminale.
Le indagini hanno evidenziato l’esistenza di un fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare hashish e cocaina, del valore economico di diverse migliaia di euro, all’interno del carcere di Napoli-Poggioreale.
Gianvito Magistà
(Foto: www.poliziapenitenziaria.it)