I clienti pagavano il loro dentista senza però ricevere la fattura della prestazione e apparivano in un database esterno. Il sistema fraudolento, durato quattro anni, è stato scoperto dalla Guardia di Finanza che ha sequestrato beni per un milione di euro nei confronti di un odontoiatra con studio a Casamassima (Ba) e di un imprenditore del settore informatico di Palo del Colle (Ba). La cifra sarebbe l’equivalente del presunto profitto del reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici per gli anni d’imposta dal 2015 al 2019.
Secondo l’indagine delle fiamme gialle, l’odontoiatra avrebbe omesso di indicare nelle dichiarazioni fiscali parte dei compensi percepiti utilizzando un programma gestionale, ideato dall’ingegnere informatico, per la tenuta di un sistema di contabilità parallelo e occulto affiancato a quello ufficiale. In particolare, è emerso che il citato software sarebbe stato creato e progettato per il mantenimento di due distinti archivi informatici: uno “interno”, definito “gestionale”, contenente i “dati in chiaro”, cioè quelli cui seguiva l’emissione della relativa fattura fiscale; e uno “esterno”, chiamato “storico”, memorizzato su supporti esterni facilmente rimovibili (pendrive, hard disk), idoneo a raccogliere “i dati nella loro totalita’” e, dunque, anche quelli relativi alle operazioni non annotate nella contabilità ufficiale del professionista.
Stefania Losito