Speranza favorevole ad una modifica dei criteri per i colori delle regioni
Entro inizio agosto i contagi da Covid saranno quintuplicati, soprattutto a causa della variante Delta. Lo ha affermato il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Siamo, in pratica, ufficialmente, all’inizio di una quarta ondata. E questa volta in piena estate.
All’estero la Catalogna, in Spagna, ha riattivato il coprifuoco e l’Australia ha esteso il lockdown a mezza nazione e non più solo nell’area di Sydney.
In Italia in tutte le regioni tranne che in Valle d’Aosta e nella provincia autonoma di Trento il rischio epidemico è moderato. Alcune rischiano, nel giro di un paio di settimane, di tornare in zona gialla con il raggiungimento di almeno 50 casi ogni 100 mila abitanti. Al momento la Sardegna (33,2), la Sicilia (31,8) e il Veneto (26,7) sono quelle messe peggio, ma anche Campania e Lazio non sono lontane. Al contrario, Puglia e Basilicata, con 0,08 casi ogni 100 mila abitanti, sono quelle che per adesso possono restare più tranquille insieme proprio a Valle d’Aosta e provincia di Trento.
L’idea del governo, comunque, è di rivedere i parametri già entro l’inizio della prossima settimana. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha fatto sapere che verrà dato maggiore peso alle ospedalizzazioni rispetto ai contagi. I ricoveri, infatti, in questa fase non preoccupano molto perché i posti letto occupati, sia in terapia intensiva sia in area medica, sono al 2%.
Secondo il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, nel mese di agosto si prospetta una crescita dell’occupazione dei posti letto che andrà a superare il 10%. In ogni caso inferiore rispetto alle soglie critiche del 30% e 40%. La variante Delta crescerà, ha detto Brusaferro, “e in altri paesi sta già portando grande aumento di nuovi casi: è quindi importante tracciare i contatti e prevedere le quarantene ed è opportuno raggiungere quanto prima la copertura vaccinale con la doppia dose”.
Gianvito Magistà