
“Vogliamo arrivare al Consiglio europeo di fine giugno con un memorandum d’intesa già firmato tra Unione europea e Tunisia’: lo ha detto la premier Meloni nella dichiarazione congiunta a Tunisi con von der Leyen e Mark Rutte. Per la presidente della Commissione, in particolare, “l’Ue valuta un piano di assistenza non appena sarà trovato un accordo con l’Fmi, che è necessario”. Il memorandum prevede infatti quattro punti fondamentali: i rapporti economici e commerciali, i migranti, partnership energetica e scambi culturali e turistici. Il documento fa riferimento ad una corsia preferenziale per gli investimenti europei in Tunisia, includendo anche le piccole e medie imprese. Del primo pilastro fa parte anche il sostegno economico dell’Ue alla Tunisia. Bruxelles si è già detto pronta ad esborsare 900 milioni di euro, in grandissima parte prestiti, nel quadro dell’assistenza macro-finanziaria ma solo dopo l’intesa tra il presidente Kais Saied e l’Fmi. L’Ue, tuttavia, verserà subito, e indipendente dagli aiuti del Fondo Monetario, sovvenzioni per 150 milioni come sostegno al bilancio. L’intenzione di Bruxelles è inoltre focalizzare buona parte degli investimenti pubblici e privati nell’energia green, a cominciare dall’elettrico.
Sui migranti l’Ue ha dato disponibilità a versare, sin da subito, sovvenzioni per 100 milioni di euro nella lotta al traffico di migranti irregolari. Il presidente Saied è contro il trattamento disumano dei migranti ma avverte: “Non possiamo fare le guardie di frontiere degli altri”. Nell’incontro il presidente ha fatto notare che la soluzione che alcuni sostengono segretamente di ospitare in Tunisia migranti in cambio di somme di denaro è disumana e inaccettabile, così come le soluzioni di sicurezza si sono dimostrate inadeguate, anzi hanno aumentato le sofferenze delle vittime della povertà e delle guerre”
Michela Lopez