Il 28 dicembre, forse, l’ex Ilva di Taranto e i suoi lavoratori avranno forse una risposta. A seguito dell’assemblea dei soci di oggi, Acciaierie d’Italia ha comunicato la “convocazione di un consiglio di amministrazione per il prossimo 28 dicembre, con l’obiettivo di formulare un nuovo testo di delibera da proporre all’assemblea degli Azionisti a sostegno del fabbisogno finanziario alla Società”. Nello stesso giorno è previsto il Consiglio dei ministri e, subito dopo, l’incontro a Palazzo Chigi del Governo con i sindacati. L’urgenza è quella di rifinanziare l’azienda con danaro utile a coprire almeno le emergenze finanziarie. La trattativa per risolvere la vertenza resta, dunque, ancora in stallo: nell’incontro che
si è svolto a Palazzo Chigi di due giorni fa, lamentano i sindacati, non sono arrivate risposte chiare e concrete alle richieste, mentre il governo prende tempo e rimanda la decisione al nuovo incontro che si terrà dopo l’assemblea del gruppo siderurgico.
Le grandi aspettative per il confronto tra le principali sigle sindacati e i rappresentanti dell’esecutivo – presenti i ministri dell’Economia Giancarlo Giorgetti, degli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, del Lavoro Marina Elvira Calderone, delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, assieme al sottosegretario alla presidenza
del consiglio Alfredo Mantovano – sono rimaste di fatto deluse per sindacati e lavoratori del gruppo dell’Acciaio. Anche se il governo ha ribadito “l’intenzione di continuare a fare la propria parte” e ha assicurato che “sarà garantita la continuità aziendale”.
Il 28 dicembre il da di Acciaierie d’Italia si riunirà per deliberare sul l’aumento di capitale da proporre all’assemblea per il fabbisogno finanziario dell’azienda. Il ministro Urso, dopo aver ribadito l’intenzione di dare una continuità aziendale al siderurgico e di vole procedere con la conversione green della produzione, annuncia: “La prossima settimana ci sarà un altro tavolo, anche con i sindacati. Siamo convinti e lavoriamo affinchél’Ilva continui ad essere un polo produttivo anche e soprattutto con le prospettive della riconversione green. L’unica cosa certa è che l’Ilva continuerà a produrre”, ha confermato il ministro a margine della seduta del Senato.
Stefania Losito