Le autorità russe hanno segnalato un massiccio attacco di droni ucraini compiuto la notte scorsa nella città russa di Belgorod. Una donna, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ‘Tass’, ha riportato una lesione craniocerebrale chiusa e una frattura del braccio destro ed è stata condotta in ospedale. Nell’attacco, secondo quanto scritto su Telegram dal governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, sono state distrutte le finestre di quattro appartamenti in quattro condomini, danneggiate le facciate di due edifici commerciali, mentre quattro auto sono state colpite da schegge e una tubazione di fornitura del gas è stata danneggiata.
Sono invece 30 i droni abbattuti dalle difese aeree russe nella notte. A renderlo noto è il ministero della Difesa di Mosca, specificando che 29 droni sono stati abbattuti sulla regione di Belgorod e uno in quella di Voronezh.
Sul fronte diplomatico, intanto, il presidente cinese, Xi Jin-Ping, ha incontrato ieri l’omologo polacco, Andrzej Duda. La posizione della Cina, ha sottolineato il numero uno di Pechino, è quella di “promuovere i colloqui di pace e la soluzione politica” per “evitare un’ulteriore escalation, raffreddare la situazione e creare le condizioni per i colloqui di pace”. Pechino ha aggiunto di opporsi ad “alcuni individui che utilizzano il normale commercio tra Cina e Russia come scusa per distogliere l’attenzione e diffamare la Cina”. Il governo cinese, si legge in una nota, “incoraggia e sostiene tutti gli sforzi che contribuiscono a una risoluzione pacifica della crisi e promuove la costruzione di uno scenario equilibrato, di un’architettura di sicurezza europea efficace e sostenibile” ed è disposto “a continuare asvolgere, a modo suo, un ruolo costruttivo nella soluzione politica della crisi ucraina”.
Unione europea e governo ucraino hanno intanto raggiunto un’intesa per la fornitura di equipaggiamento militare letale e non letale e per l’addestramento. Il Fondo di Assistenza per l’Ucraina ha un budget di cinque miliardi di euro per il 2024. Saranno possibili, si legge nel documento, aumenti fino al 2027 sulla base delle esigenze dell’Ucraina e vincolati alla guida politica del Consiglio. Il testo prevede diversi capitoli di collaborazione, sia di natura civile che militare e l’impegno da parte dell’Unione a “continuare ad applicare le sanzioni alla Russia o a vararne di nuove”. L’Unione europea promette inoltre d’iniziare “a integrare l’Ucraina” nel mercato unico europeo. L’intesa resterà valida “sino a che l’Ucraina resterà sul percorso europeo e rispetterà i valori su cui si fonda l’Ue, ovvero il rispetto della dignità umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani, inclusi i diritti delle
persone che appartengono alle minoranze”. L’Ucraina, dal canto suo, si impegna a continuare il percorso di riforme, specialmente per quanto riguarda la “sicurezza, la difesa e l’intelligence”, garantendo la supervisione civile della sfera militare e delle forze di sicurezza. Kiev dovrà poi “rafforzare la trasparenza e il controllo” degli aiuti ricevuti e “contribuire positivamente” alla sicurezza dell’Ue e dei suoi Stati membri, “inclusa la condivisione delle informazioni e delle lezioni apprese”.
Vincenzo Murgolo