Poi risponde alle offese social: “Combatto per dignità e onore delle donne”
La pugile algerina Imane Khelif, al centro delle polemiche per la sua partecipazione ai Giochi per un presunto alto livello di testosterone, ha vinto ai punti il match contro l’ungherese Anna Luca Hamori e si è assicurata almeno il bronzo nella categoria -66 kg, accedendo alle semifinali. Nel torneo di boxe, infatti, non esiste la finale per il terzo posto, ma entrambi gli atleti sconfitti in semifinale ricevono la medaglia di bronzo.
Khelif era arrivata ai quarti di finale contro Hamori dopo il ritiro al primo turno dell’italiana Angela Carini che, dopo aver ricevuto un destro ritenuto troppo potente, si era rifiutata di andare avanti nell’incontro.
“Combatto per la dignità e l’onore di ogni donna. Sono stati ingiusti con me, ma io ho Allah” ha detto in lacrime Khelif dopo il match.
Il Cio, attraverso il presidente Bach, prova a chiudere il caso: “Khelif è una donna, mai avuto dubbi. Il Cio non fa politica, adesso basta odio sui social”.
Gianvito Magistà