La Procura di Bari ha avviato accertamenti in merito ai disordini verificatisi tra il tardo pomeriggio e la serata di ieri all’interno del carcere del capoluogo pugliese. Quattro, a quanto si apprende, i detenuti coinvolti. Tuttavia, secondo quanto emerso da fonti investigative, non si sarebbe trattato né di una rivolta né di una protesta legata al problema del sovraffollamento carcerario, bensì dell’azione isolata dei detenuti, due dei quali affetti da problemi legati alla dipendenza da droghe e alcol. I quattro, già nella tarda serata di ieri, sono stati trasferiti in quattro differenti carceri pugliesi.
Secondo quanto ricostruito finora, i quattro avrebbero forzato l’ingresso in una cella ed essendoci un solo agente di polizia penitenziaria presente, avrebbero avuto gioco facile. Un agente è stato colpito al volto e medicato in ospedale e durante i disordini sarebbe stato sottratto il carrello delle medicine a un infermiere che stava distribuendo e somministrando le terapie. L’operatore sanitario, secondo quanto emerso, è rimasto bloccato nella sezione, chiusa a scopo precauzionale e riaperta quando il personale di polizia penitenziaria è stato sufficiente a garantire anche la sua incolumità. Per riportare l’ordine nel carcere di Bari è stato infatti necessario l’intervento di agenti provenienti anche da altri istituti penitenziari pugliesi. Secondo quanto riferito da fonti carcerarie, “tra le ferie e il sottodimensionamento di organico è stato necessario chiedere rinforzi”. Nel carcere di Bari, a quanto si apprende, mancano 90 agenti, mentre le 46 poliziotte presenti “non possono essere impiegate nelle sezioni maschili”.
Dopo l’accaduto i sindacati hanno però sottolineato la “situazione drammatica” in cui versano le carceri pugliesi, non solo quella di Bari, con un sovraffollamento medio del 139%, secondo la Fp Cgil. Nel mirino delle organizzazioni sindacali anche la carenza di personale. Intanto il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ha annunciato che nei prossimi giorni visiterà il carcere di Bari insieme a una delegazione di parlamentari pugliesi di Forza Italia. Quanto accaduto, a suo dire, non ha nulla a che vedere con il problema del sovraffollamento né con il decreto carceri del governo. “Non bisogna minimizzare”, ha sottolineato, “ma neanche strumentalizzare quanto accaduto”.
Vincenzo Murgolo