Un comandante palestinese del gruppo Fatah è stato ucciso con un drone israeliano a Sidone, in Libano. Si tratta di Khalil el-Moqdah, fratello di Mounir, comandante delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, braccio armato di Fatah palestinese. A riportarlo è il quotidiano ‘L’Orient le Jour’, citando un annuncio fatto nel campo palestinese di Ai nel-Héloué, nei pressi di Sidone. Il fratello, Mounir, è uno dei leader palestinesi di Fatah in Libano.
Per Fatah la morte di el-Moqdah è “un’ulteriore prova che Israele vuole incendiare la regione e gettarla in una guerra su vasta scala”. “Le forze di occupazione”, ha sottolineato Toufiq Tirawy, componente del Comitato centrale di Fatah a Ramallah, “stanno usando il sangue palestinese per aggiungere benzina sul fuoco della guerra”.
L’esercito israeliano, dal canto suo, ha confermato l’operazione, spiegando che el-Moqdah operava anche per conto dell’Iran e, insieme al fratello, era coinvolto nella direzione di attacchi terroristici e nel contrabbando di armi e fondi destinati ad attività terroristiche in Giudea e Samaria.
Su X, intanto, il portavoce delle forze di Difesa israeliane, Daniel Hagari, ha annunciato il lancio, da parte di Hezbollah di 50 razzi nel centro della città di Katzrin. “Hezbollah”, ha spiegato, “spara indiscriminatamente contro i civili israeliani. Come ogni Paese che protegge i propri cittadini, agiremo di conseguenza”.
Vincenzo Murgolo