
L’avrebbe ferito nelle campagne, dopo una violenta discussione, e poi abbandonato davanti al pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. E’ stato arrestato l’autore dell’agguato al sottufficiale salentino di 44 anni della Marina
militare, arrivato in fin di vita, la sera dello scorso 16 maggio, al pronto soccorso, dopo essere stato ferito con un colpo di pistola alla nuca. Si tratta di un uomo di 49 anni originario di Squinzano, con precedenti penali, conoscente della vittima. E’ accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, di porto e detenzione illecita di arma da sparo. I poliziotti lo hanno scovato, dopo giorni di ricerche, a Torchiarolo, in provincia di Brindisi. In questura il 49enne ha confessato, raccontando che i due uomini si sarebbero incontrati nella marina di Casalabate per chiarire i sospetti che gravavano sul sottufficiale, di avere in corso una relazione con l’ex moglie dell’altro. Da qui sarebbe nata una discussione. Il 49enne avrebbe riferito di una colluttazione e di un proiettile partito accidentalmente. In realtà le indagini hanno accertato l’esplosione di più colpi di cui uno solo andato a segno. Sarebbe stato poi lui stesso, implorato dal ferito, a condurlo in ospedale, ad abbandonarlo e a darsi alla fuga. La vittima, prima di perdere i sensi, sarebbe riuscita a dire qualche parola ritenuta utile alle indagini. L’arma del tentato omicidio è stata trovata e sequestrata.
Stefania Losito