La cantante rivela il dolore per l’abuso da parte di un produttore musicale
Rivelazione shock di Lady Gaga. La star internazionale del pop ha rivelato di essere stata stuprata da un produttore musicale quando aveva 19 anni e di essere rimasta incinta.
A riportare la dichiarazione è la Bbc. Parlando nel primo episodio della nuova serie Apple TV con Oprah Winfrey
e il principe Harry, “The Me You Can’t See”, la cantante e attrice di origine italiana ha raccontato di aver avuto “un crollo psicologico” dopo la violenza e di essere piombata in uno stato di “totale paranoia” in conseguenza del trauma subito.
“Avevo 19 anni – ha raccontato – lavoravo nel settore un produttore mi disse, ‘Spogliati’. Io dissi ‘No’. Me ne andai e mi fu detto che avrebbe bruciato tutta la mia musica e non smetteva di chiedere, non smetteva di chiedermi e cosi’ mi bloccai e neanche ricordo. Quella persona mi violentò e mi lasciò incinta in un angolo, nella casa dei miei
genitori”. Lady Gaga, a differenza di tante donne del movimento MeToo non ha fatto il nome del produttore.
“Non voglio più avere a che fare con quella persona” – ha detto. Lady Gaga rivelò la violenza nel 2014, per la prima volta, e ammise in seguito di soffrire di disturbo post traumatico da stress (DPTS).
“Ebbi un crollo psicotico – ricorda – e per un paio di anni non sono stata la stessa”. Cominciò a auto lesionarsi e persino a smettere di mangiare. Il dolore nascosto derivante dal trauma cominciò a manifestarsi fisicamente e le paralizzò il corpo.
Il cammino verso la ripresa è cominciato quando ha di nuovo creduto in se stessa e ha recuperato la sua dignità, ma come lei stessa ha sottolineato e’ un processo lento e non senza ricadute.
Lady Gaga ha specificato che il motivo per cui sta condividendo la sua storia non è per ottenere compassione ma per far si’ che gli altri mostrano compassione nei confronti di altri. “Aprite il vostro cuore per qualcun altro – dice – ci sono passata e vi assicuro che le persone hanno bisogno di aiuto. L’essere in grado di parlarne fa parte del processo di guarigione”.
Angela Tangorra