L’assessore alla Sanità della Regione Puglia: “Terzo richiamo con riformulazione contro le varianti”
La possibilità di un richiamo vaccinale fatto con un siero diverso è già stata sperimentata nella campagna contro la poliomielite e ha dato ottimi risultati. Lo ha dichiarato in un’intervista l’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco.
“All’epoca”, ha ricordato l’epidemiologo, “avevamo a disposizione due vaccini diversi, uno con il virus attenuato e l’altro con il virus ucciso. Si è usata quella che veniva chiamata schedula mista, cioè le prime dosi con il virus ucciso e i richiami con il virus attenuato. I risultati sono stati migliori rispetto alle vaccinazioni con lo stesso prodotto”.
Lopalco ha poi precisato che in Puglia poche persone dovranno ricorrere alla schedula mista. “Non abbiamo attivato gli AstraDay, ma se avessi molti cittadini che devono improvvisamente fare il richiamo Pfizer, allora dovrei ristrutturare la campagna vaccinale”, ha spiegato. Commentando le parole del governatore campano, De Luca, che si è detto deciso a vietare il mix tra i diversi vaccini per i richiami, Lopalco ha precisato che “un politico non può prendere decisioni di tipo tecnico senza prima consultarsi con gli esperti”.
Quanto alle terze dosi in autunno, l’assessore pugliese ha spiegato che “il terzo richiamo si farà per tutti con un vaccino nuovo, che sarà una riformulazione efficiente contro le varianti. Ad esempio un Pfizer o un Moderna perfezionato”.
Vincenzo Murgolo