Per il giovane atleta pugliese, oro nella marcia, un sogno partito dalle strade di Palo del Colle
“Un’emozione fortissima”. Non usa giri di parole, ai microfoni di Radio Norba Notizie, Massimo Stano per descrivere la medaglia d’oro conquistata nei 20 chilometri di marcia ai Giochi olimpici di Tokyo. Un lungo viaggio, partito dalle strade di Palo del Colle e proseguito fino al traguardo tagliato per primo a Sapporo.
“Avevo dieci anni”, racconta, “quando Giovanni Zaccheo, il mio primo allenatore, mi ha insegnato i segreti della marcia. Aveva visto del talento in me ed è stato una presenza importante. Poi mi sono trasferito da Palo a Milano e da Milano a Roma, inseguendo a lungo un sogno che si è realizzato a Sapporo”.
Il pensiero di Massimo corre alla moglie, la mezzofondista e marciatrice Fatima Lotfi, e alla piccola Sophie, nata lo scorso febbraio. “Durante la gara ho pensato spesso a lei”, ammette Massimo, “e dopo la vittoria non potevo che rivolgere un pensiero a lei e a mia moglie. Adesso la piccola mi sta aspettando per mangiare un po’ di frutta insieme. Mi ha trasmesso una forza aggiuntiva, è stata un valore aggiunto”.
Il giovane atleta pugliese, adesso, intende godersi il successo senza preoccuparsi troppo del futuro. “Ho qualche idea”, spiega, “ma ho bisogno prima di parlare con il mio allenatore. Per adesso ci godiamo il successo”.
Vincenzo Murgolo
(Foto: pagina Facebook di Italia Team)