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Il premier Draghi a Bari nella sua prima volta al Sud: “Un miliardo e mezzo per formare studenti e docenti degli Its”

“A voi giovani spetta il compito di trasformare l’Italia con determinazione e un po’ di incoscienza. Il nostro compito è mettervi nelle condizioni di farlo al meglio”

“Negli ultimi mesi sono rimasto colpito dall’idealismo e dedizione dei giovani. Penso ai giovani diplomatici di Tripoli, ai medici e infermieri di Bergamo, ai campioni dello sport. Ma anche ai tanti che mi scrivono per raccontare paure e ambizioni Con voi prendo un impegno: dopo anni in cui l’Italia si è dimenticata di voi, le vostre aspirazioni e attese sono al centro dell’azione di governo”. Così il presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, per la prima volta al sud in qualità di premier, è a Bari. Prima ha visitato un ‘azienda nella zona industriale, la Masmec, leader nel settore della meccatronica, poi un istituto tecnico della città, il Cuccovillo, una fondazione che collabora con numerose aziende e che vanta un placement degli alunni del 92%, a un anno dal termine dei corsi biennali ai quali si accede con il diploma della scuola superiore. Sono le stesse aziende a richiedere all’istituto di formare le figure professionali di cui hanno bisogno, mettendo a disposizione i propri tecnici. In particolare, l’istituto Cuccovillo si occupa di formare esperti nel settore della meccanica e della meccatronica.

“Investire nella scuola è un dovere civile e un atto di giustizia sociale – ha detto Draghi dal palco dell’Its – un sistema educativo che non funziona alimenta le diseguaglianze, ostacola la mobilità e priva l’Italia di cittadini capaci e consapevoli. Dalla formazione non dipende solo il vostro futuro, ma quello di tutti noi. Le società più prospere sono quelle che preparano meglio i loro giovani a gestire i cambiamenti”. 

Draghi è accompagnato dal sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, e dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Presentiamo al presidente del consiglio due realtà straordinarie – ha detto Emiliano – è un grande investimento complessivo che viene mostrato oggi che fa ben sperare per il sostegno che potremmo dare a tutto quello che abbiamo già realizzato grazie al Pnrr”. “La Masmec – ricorda Emiliano – è cresciuta grazie al valore del suo leader e della sua famiglia ma anche grazie al sostegno della Regione Puglia, che negli ultimi 10 anni ha sostenuto questa azienda nelle sue evoluzioni tecnologiche che l’hanno portata ad essere una delle più interessanti aziende di Italia e forse d’Europa”. Sull’Its cuccovillo ha poi aggiunto: “Gli Its sono luoghi importantissimi nei quali la Regione Puglia investito più di 40 milioni di euro, dando vita a ben sette fondazioni che si collegano direttamente alle problematiche produttive delle aziende pugliesi nei vari settori, in particolare uno, quello biomedico, che si collega anche alla facoltà di medicina che abbiamo aperto a Lecce, che è una facoltà che laureerà medici che sono ingegneri e ingegneri che sono anche medici”. “Abbiamo voluto scegliere in questa giornata due realtà tra quelle più importanti dal punto di vista produttivo e formativo – ha spiegato invece Decaro – e le abbiamo volute tenere insieme proprio perché siamo convinti che non c’è economia e innovazione, senza formazione e ricerca. E quindi vogliamo far vedere oggi al presidente che rispetto allo stereotipo che racconta di un paese spaccato in due, in cui noi del sud cerchiamo sempre di rincorrere un treno che non riusciamo a prendere mai, in realtà non è così, nel senso che ci sono realtà come queste che sono straordinarie”. Il Cuccovillo, poi, “è un centro di formazione dove il 90% delle persone che finisce il ciclo di studi trova lavoro nelle aziende che partecipano all’Its”. “Quindi credo che sia un modo per far vedere al presidente che c’e’ anche un altro Sud rispetto a quello che viene raccontato”, ha aggiunto Decaro.
In questo senso “le risorse del Pnrr saranno per noi una opportunità. Abbiamo smesso di credere alla provvidenza – ha
detto ancora Decaro – vogliamo investire nei talenti che, incrociando una opportunità, si trasformano in futuro. E quei
fondi sono una straordinaria opportunità, da un lato per superare dei gap nel nostro paese, a partire da quello infrastrutturale, e dall’altro lato perché ci sono delle misure importanti. La più importante, se penso a questa azienda e al centro di formazione, è la misura che rafforza il sistema degli Its, crea una relazione tra gli Its e le università specialistiche, un network tra gli enti locali, il tessuto imprenditoriale e centri di formazione e di ricerca. Credo che sia un’occasione anche per la nostra città, per i nostri ragazzi. I nostri giovani possono anche decidere di andare in
giro per il mondo e di sentirsi cittadini del mondo e di scegliere dove andare a lavorare ma deve essere appunto una
scelta e non una necessità. La sfida deve essere quella di dare la possibilità anche ai nostri giovani di restare nella nostra terra nella nostra città”.

E una studentessa proprio dell’istituto tecnico ha ricolto un appello a Draghi: “Allargare la collaborazione dell’Istituto tecnico Cuccovillo di Bari ad aziende del Nord, per poter avere più opportunità di lavoro e la possibilità di andare all’estero”. Alessia Monterisi, 19 anni, ha scelto di partecipare alle selezioni del corso di disegno per la meccanica, “un lavoro prettamente maschile – sottolinea – spero di essere presa dato che ho studiato elettronica”. “E’ nostro dovere abbattere i pregiudizi e gli ostacoli che ancora ostacolano il talento femminile – ha assicurato Draghi – una sfida che possiamo vincere solo se partiamo dalla scuola”. 

Subito la promessa del premier agli studenti: “Il Pnrr mette al centro voi e i vostri coetanei, per questo ho deciso di iniziare da qui un percorso che illustri il Pnrr – poi annuncia – investiamo un miliardo e mezzo di euro per dare ulteriore slancio alla riforma degli Its. Intendiamo formare nuovi docenti e migliorare i laboratori che oggi utilizzano tecnologie 4.0”. Per Draghi è necessario incrementare il numero di iscritti Its al Sud. “L’istruzione tecnica all’avanguardia è essenziale per ridurre la disoccupazione giovanile, che nel Mezzogiorno è molto più alta della media italiana ed europea”. “Il processo di convergenza tra Nord e Sud è fermo da decenni. Investire negli Its, e più in generale in istruzione, ricerca e trasferimento tecnologico può contribuire a farlo ripartire. E per riuscirci, dobbiamo copiare le esperienze virtuose, come quella del vostro istituto”, ha concluso il premier.

Prima di andar via l’invito a tutti: “A voi giovani spetta il compito di trasformare l’Italia. Il nostro compito è mettervi nelle condizioni di farlo al meglio. Il vostro è cominciare a immaginare il Paese in cui vorrete vivere. Preparatevi a costruirlo, con passione, determinazione e – perché no – un pizzico di incoscienza”.

Il sindaco Decaro ha poi donato a Draghi la tradizionale ampolla contenente la sacra manna di San Nicola con una dedica speciale da parte della città: “Al Presidente Mario Draghi, il dono più prezioso che Bari possa offrire ai suoi ospiti, con profonda gratitudineper aver scelto di essere con noi in questa occasione che testimonia l’attenzione del Governo alle esperienze più innovative della nostra terra e del Mezzogiorno. Con l’augurio che San Nicola di Myra, protettore dei marinai e delle imprese audaci, lo accompagni nel suo impegno fondamentale per costruire un futuro di crescita e di stabilità per il nostro Paese”.

Stefania Losito

(@credits: immagine dalla pagina Facebook di Antonio Decaro)

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