Quinto posto per l’andriese Fortunato
Il campione olimpico e mondiale di Palo del Colle, nel Barese, Massimo Stano, agli Europei nella 20 km di marcia a Odeonsplatz, arriva ottavo e dice addio alla tripletta. A meno di un mese dal trionfo in Oregon nella 35 km di marcia, non riesce a piazzarsi sul podio. Il migliore degli azzurri è l’andriese Francesco Fortunato, ottimo quinto, a ventuno secondi dal podio con 1h20:06, per celebrare il piazzamento più importante in carriera dopo i quindicesimi posti delle Olimpiadi e dei Mondiali.
Sul podio salgono due spagnoli, Alvaro Martin con 1h19:11 e Diego Garcia Carrera che finira’ terzo (1h19:45). In
mezzo a loro, per l’argento, lo svedese due volte bronzo mondiale di Eugene Perseus Karlstrom (nella 20 km e nella 35 km), secondo con 1h19:23.
“Sono deluso – ammette il 30enne pugliese – ho dato il massimo ma le gambe oggi non rispondevano. Probabilmente qualcosa è stato perso in questo mese dopo Eugene: meglio che sia accaduto oggi e non ai Mondiali. Durante la gara ho cercato di lavorare mentalmente, come mio solito, ma comunque non è bastato a reagire. Ora dobbiamo capire, aspettare qualche settimana, rielaborare il tutto e analizzare cos’è successo – prosegue Stano – non ho avuto altri problemi oltre alla gamba ‘spenta’, soltanto negli ultimi cinque chilometri un po’ di crampi addominali. Con la maglia
dell’Italia devo sempre terminare la gara e sono soddisfatto almeno di questo, di esserci riuscito. Meglio di cosi’ oggi non potevo, pazienza. Non siamo invincibili”.
“Sono molto contento di questo risultato, è una posizione di prestigio – dice invece Fortunato -. Non nascondo che ho sognato di prendere una medaglia, sia prima che durante, però non posso rimproverarmi niente, ho fatto un bel tempo, una bella gara, una buona gestione -. La giornata di oggi ha tanto valore: ho fatto il ‘minimo’ per i Mondiali di Budapest e ora ho la consapevolezza che per stare a questi livelli bisogna scendere di un altro minuto. Per ora siamo li’, a ridosso del podio: quando becco la giornata può succedere”.
Stefania Losito