“L’Italia non è in emergenza per quanto riguarda le quantità di gas a disposizione, tanto da esportarlo”. Lo ha affermato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani che ancora una volta, tranquillizza sul fronte approvvigionamento. “In questo momento, ha ricordato il ministro, in Italia stiamo trasportando gas all’estero, ha detto Cingolani. Nonostante l’azzeramento degli ingressi di combustibile russo, al Tarvisio ci sono oltre 40 milioni di metri cubi di gas per gli stoccaggi e tra i 18 e i 20 milioni esportati. Secondo i dati della rete Snam, oggi siamo a 26 milioni per l’export e 50 milioni agli stoccaggi”. “Per cui – ha sottolineato – la situazione, a livello di quantità, non è complessa e tra stoccaggi e flussi previsti, a meno di eventi catastrofici riguardanti le temperature o ulteriori escalation belliche, l’inverno si può passare”. “Siamo attivi – ha aggiunto il ministro – nel delineare una proposta da portare sul tavolo europeo per andare avanti negli interventi di riduzione del prezzo del gas, incluso il tetto che finora è stato ostacolato dai veti incrociati delle cancellerie a Bruxelles”. “Nelle prossime 48 ore, ha specificato, mandiamo la nostra proposta”. Cingolani inoltre ha convocato l’ambasciatore Sergey Razov alla Farnesina, per fare chiarezza sui sabotaggi al gasdotto Nord Stream nel mar Baltico. Una iniziativa, ha fatto sapere la Farnesina stessa, coordinata in ambito Ue.
Il ministro della Transizione ecologica ha spiegato che “l’argomento all’ordine del giorno in questo momento è chiarire la situazione dei sabotaggi del Nord Stream. Si partirà sicuramente dal sabotaggio del Nord Stream, si farà un punto sulla guerra. Si sta parlando di un’escalation antistorica”, ha aggiunto riferendosi alle minacce atomiche, quindi “ben venga qualsiasi tentativo diplomatico costruttivo”. “Speriamo che prevalga il buon senso”, ha concluso.
Michela Lopez