Lo stato d’emergenza del pronto soccorso di Brindisi dovuto alla carenza di personale non è una notizia inaspettata. Lo sostengono gli ordini dei Medici pugliesi che denunciano da tempo la situazione drammatica, con i ripetuti allarmi sulla tenuta del servizio sanitario regionale e sul rischio che crolli l’intera struttura. “Constatiamo lo stato di degrado del sistema che oltre a penalizzare i cittadini si ripercuote sul personale in servizio, costretto ad assumere carichi di lavoro insostenibili”, scrivono in una nota congiunta i sei presidenti degli Ordini dei medici pugliesi: Filippo Anelli, presidente dell’Ordine di Bari; Benedetto Delvecchio, presidente dell’Ordine di Barletta Andria Trani; Cosimo Nume, presidente dell’Ordine di Taranto; Pierluigi Nicola De Paolis, presidente dell’Ordine di Foggia; Donato De Giorgi, presidente dell’Ordine di Lecce; Arturo Oliva, presidente dell’Ordine di Brindisi.
“Le carenze di personale sono ormai drammatiche e non limitate ai pronto soccorso ne’ alla sola Asl di Brindisi –
si legge ancora nella nota – dato che investono tutto il sistema sanitario regionale. Le prime conseguenze ovviamente si notano nell’emergenza urgenza, ma il problema e’ generalizzato: abbiamo a che fare con una fragilita’ strutturale che investe tutto il servizio sanitario e mette a rischio proprio la capacita’ della sanita’ pubblica di offrire assistenza ai cittadini”. “Gli errori del sistema di programmazione commessi in passato non possono continuare a penalizzare il personale in servizio. L’unico effetto sara’ quello – concludono – di accelerare le dimissioni dei medici attualmente in servizio ed aggravare ulteriormente la crisi del sistema”.
Stefania Losito