Monsignor Parolin tende la mano a Draghi: “Non vogliamo bloccare la legge”
Il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia divide la maggioranza di governo. Dopo la richiesta della Lega di convocare un tavolo è arrivata la replica del segretario del Partito Democratico, Enrico Letta.
“Secondo noi”, ha spiegato, “ha al suo interno tutte le componenti e tutte le garanzie. In questo momento la cosa migliore è andare in Parlamento e ognuno dirà la sua. La nostra è di approvarlo così com’è”. Il presidente della commissione Giustizia al Senato, il leghista Andrea Ostellari, ha intanto annunciato la convocazione per mercoledì prossimo alle 11 di un tavolo di lavoro con i presidenti dei gruppi di maggioranza. “Confrontiamoci nel merito e insieme troviamo la soluzione migliore”, ha affermato.
Intanto monsignor Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha teso la mano all’esecutivo dopo le dichiarazioni di ieri del presidente del Consiglio, Draghi, che aveva definito l’Italia uno stato laico e non confessionale. “Concordo con Draghi”, ha detto monsignor Parolin, “l’Italia e uno Stato laico e il Parlamento è sovrano. Non vogliamo bloccare la legge, ci preoccupano le possibili interpretazioni”.
Vincenzo Murgolo