Raid israeliani dopo il lancio di palloni incendiari dal territorio palestinese
Riprese le ostilità nella Striscia di Gaza dopo il cessate il fuoco dello scorso 21 maggio. Secondo fonti palestinesi e testimoni, l’aviazione israeliana ha effettuato una serie di raid dopo il lancio di palloni incendiari nella giornata di ieri dal territorio palestinese nel sud di Israele, avvenuto in concomitanza con la marcia ultranazionalista svoltasi ieri nella città vecchia di Gerusalemme.
L’aviazione israeliana, a quanto si apprende, avrebbe preso di mira un sito a est della città di Khan Younes, nel sud di Gaza. La forza di difesa israeliana ha affermato che in risposta ai palloni incendiari i suoi jet da combattimento hanno colpito complessi militari appartenenti ad Hamas, oltre a strutture e luoghi di incontro per agenti del terrorismo. L’esercito israeliano, dal canto suo, si è detto “pronto ad ogni scenario, compresa la ripresa delle ostilità, a fronte delle continue attività terroristiche dalla Striscia”.
Si tratta dei primi incidenti dopo lo stop alle ostilità sancito il mese scorso, che ha posto fine a 11 giorni di una guerra lampo che ha provocato 260 morti da parte palestinese, tra cui bambini, adolescenti e combattenti e 13 morti in Israele tra cui un bambino, un adolescente e un soldato. Nell’ultima serie di combattimenti sono stati distrutti a Gaza circa 1000 appartamenti, uffici e negozi. Si tratta dei primi attacchi da quando in Israele ha preso il potere un nuovo governo di coalizione, che ha estromesso il primo ministro Netanyahu dopo 12 anni.
Vincenzo Murgolo