Continua la guerra in Ucraina, attacchi su Dnipro. Zelensky: “La nostra bandiera sventolerà anche su territori occupati”
“Non siamo affatto coinvolti nell’esplosione che ha ucciso questa donna: è opera dei servizi segreti russi”. Lo ha dichiarato Oleksii Danilov, Segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina a proposito dell’uccisione di Darya Dugina, figlia dell’ideologo di Putin. “‘Fsb (i servizi russi) stanno dicendo che è stato qualcuno della nostra parte a farlo. Non lavoriamo così. I nostri uomini e donne hanno compiti più importanti”, ha aggiunto. Secondo l’intelligence di Mosca, infatti, a uccidere la Dugina è stata una donna ucraina arrivata in Russia un mese fa ed ora fuggita in Estonia. Centinaia di persone oggi a Mosca hanno partecipato ai funerali di Darya Dugina. “È morta per il popolo, per la Russia, al fronte. Il fronte è qui”, ha detto Dugin all’inizio della cerimonia.
Intanto prosegue la guerra in Ucraina. Il sindaco di Dnipro, Borys Filatov, conferma esplosioni in corso nella città e denuncia che alcuni missili hanno centrato delle case. “State al coperto, ci sono missili caduti su alcune case”, ha scritto il sindaco. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha partecipato a Kiev ad una cerimonia per l’innalzamento della bandiera nazionale. “La bandiera ucraina tornerà a sventolare in tutte le aree occupate dalla Russia, compresa la penisola di Crimea -ha assicurato il presidente – sarà visibile anche nelle città occupate come Melitopol o a Kherson e anche nella centrale nucleare di Zaporizhia, ora in mano russa”.
Sempre oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato una nuova legge che prevede la realizzazione di rifugi antiaerei per ogni nuovo edificio che verrà costruito in Ucraina: lo riporta la Bbc, precisando che il Parlamento ucraino aveva approvato a luglio il provvedimento, che prevede anche la creazione urgente di una rete di rifugi sotterranei nel Paese.
Michela Lopez