
Pene comprese tra i 10 e i 18 anni di carcere sono state emesse dal Tribunale di Lecce nei confronti di 7 imputati al processo sulla riduzione in schiavitù nei campi fotovoltaici. Stando alle accuse, dirigenti e capisettore avrebbero sfruttato i lavoratori, costringendoli a turni massacranti, in qualsiasi condizioni meteorologiche, riconoscendo loro una paga di 2 euro l’ora. Tre le assoluzioni. Trecento le parti civili, 500 le parti offese.
Michele Paldera