L’Iran ha attaccato ieri Israele con circa 200 missili. Quasi tutti sarebbero stati intercettati, anche dalle forze Usa. L’attacco missilistico sarebbe durato circa un’ora e la popolazione israeliana si è rifugiata nei bunker. I Pasdaran iraniani: “È la nostra risposta all’uccisione di Nasrallah, in caso di risposta ci sarà una reazione devastante”. Teheran si dice perciò in stato di guerra e afferma che se Israele risponderà attaccherà ogni sua infrastruttura e ridurrà “Tel Aviv in cenere”. Netanyahu assicura che “l’Iran la pagherà”. “Israele lancerà entro pochi giorni una significativa rappresaglia in risposta al massiccio attacco missilistico iraniano di ieri, che potrebbe colpire gli impianti di produzione di petrolio all’interno del Paese e altri siti strategici”: lo riporta Axios, che cita funzionari israeliani. Intanto nuovi raid israeliani si sono verificati stanotte su Beirut. Metà dell’arsenale di Hezbollah sarebbe stato finora distrutto, secondo media Usa. La milizia sciita dice d’aver respinto truppe Idf entrate in una città del sud del Libano. Londra e Parigi affermano di aver “fatto la loro parte” in Medio Oriente. Oggi riunione del Consiglio di sicurezza Onu. Vertice d’urgenza a Palazzo Chigi, Tajani e Crosetto stamani in commissioni Esteri e Difesa riunite di Camera e Senato, per il governo italiano bisogna “evitare ulteriori escalation”.
Michela Lopez