Si preannunciano i giochi olimpici più caldi di sempre. L’arciera russa sviene in gara
A preoccupare atleti e organizzatori delle Olimpiadi di Tokyo arriva anche l’afa. Non bastava l’incubo della pandemia da Covid-19, ora anche il caldo estremo. Nella capitate giapponese il termometro è arrivato a superare i 40 gradi e assieme all’umidità rischia di diventare pericoloso per la salute di atleti e personale.
Nelle qualificazioni del tiro con l’arco è svenuta per il caldo l’arciera russa Svetlana Gomboeva. Immediatamente soccorsa dai medici, l’atleta non è stata portata in ospedale e il suo allenatore ha fatto sapere che continuerà a
gareggiare. Di sicuro si è trattato di un campanello d’allarme che ora scuote l’intera organizzazione dei Giochi, che si avviano battere ogni record e a diventare i più caldi di sempre.
A dire il vero, il caldo a Tokyo in questo periodo non è una novità. Le Olimpiadi che si svolsero nel 1964 a Tokyo furono organizzate a ottobre proprio per evitare le settimane più afose dell’anno. Nel 2013, quando la città si aggiudicò di nuovo la possibilità di ospitare i giochi, si erano già levate le prime voci critiche per la decisione di tenere l’evento a fine luglio e inizio agosto.
In questo periodo le temperature di solito si aggirano intorno ai 33-35 gradi, ma con un’umidità che oscilla tra il 70 e l’80 per cento, un fattore determinante, che fa aumentare di molto il caldo percepito.
Angela Tangorra
Nella foto: gli azzurri partiti per Tokyo. Foto dal profilo Instagram di Roberto Mancini