Regole anti-covid come quelle dello scorso anno
Sono 59 i Paesi rappresentati alla 78esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, che si terrà dall’1 all’11 settembre. I film italiani nel concorso principale sono 5, una presenza record: “È stata la mano di Dio”, del premio Oscar Paolo Sorrentino con Toni Servillo, “Qui rido io” di Mario Martone, “Freaks Out” di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria”, “Il buco” di Michelangelo Frammartino e “America Latina” dei Damiano e Fabio D’Innocenzo con Elio Germano. In tre di questi c’è la partecipazione di Toni Servillo.
Due i temi principali di questa edizione: donne e politica. Tanti infatti i ritratti di donne sole che devono fare i conti con mariti troppo deboli o che lottano da sole affrontando battaglie che una volta non avrebbero mai affrontato. Tra le anteprime mondiali da segnalare “The last duel” di Ridley Scott con Matt Damon e Ben Affleck e l’attesissima pellicola tratta dal romanzo cult “Dune” di Denis Villeneuve, pellicola che preannuncia effetti speciali mai visti e immagini davvero impressionanti.
Le norme covid saranno le stesse dello scorso anno, come spiegato dal presidente della Biennale, Roberto Cicutto: “L’anno scorso siamo riusciti a fare la mostra in presenza con un protocollo che ha funzionato, quest’anno speravamo in qualcosa di più rilassato, ma al momento non è così”.
Le sale del Lido da 8000 posti passano a 4000 (per i distanziamenti); i saranno controlli agli accessi, compreso il green pass e la prenotazione obbligatoria del posto o, in assenza di doppia vaccinazione, l’utilizzo di tamponi da poter fare gratuitamente. Il tappeto rosso potrebbe restare, come nella precedente edizione, coperto da un muro per evitare pericolosi assembramenti di fan e curiosi o ci potrebbero essere soluzioni alternative: tutto dipenderà dallo sviluppo della situazione pandemica. Sull’uso, infine, della mascherina, se la regione resterà in zona bianca, sarà necessaria solo all’aperto.
Michela Lopez