La Bielorussia accusa la Polonia di alzare il livello di tensione in Europa dopo l’allarme lanciato da Varsavia sull’arrivo di migliaia di migranti che sperano, attraverso il corridoio polacco, di entrare in Ue. “Vogliamo anticipatamente mettere in guardia la parte polacca contro l’utilizzo di qualsiasi provocazione per giustificare eventuali azioni bellicose illegali contro i migranti”, si legge in una nota del ministero degli Esteri di Minsk. Anche il ministero della Difesa bielorusso respinge le accuse di Varsavia secondo cui Minsk sta coordinando l’ondata di migranti. “Il ministero ritiene infondate e non comprovate le accuse “, si legge in un comunicato.
Intanto le immagini dei profughi in marcia verso la frontiera polacca fanno il giro del mondo, con Varsavia che ne respinge l’ingresso e si dice pronta a difendere i propri confini. Il regime di Lukashenko starebbe organizzando voli di richiedenti asilo per attacchi ibridi alle frontiere dell’Unione europea, in Polonia, Lituania e Lettonia, come ritorsione contro le sanzioni dell’Unione europea. La Commissione, al contrario, chiede ai Paesi membri di colpire il regime di Lukashenko con un nuovo giro di sanzioni. “La nostra priorità più urgente” è chiudere i rubinetti degli arrivi di migranti “all’aeroporto di Minsk”. Lo scrive la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, su Twitter. “Mentre intensifichiamo i contatti con i Paesi partner, continuerò a dare priorità alla protezione dell’integrità delle nostre frontiere esterne”, aggiunge.
La Polonia quest’anno ha registrato oltre 23mila ingressi illegali da est, quasi la metà a ottobre. Berlino esorta Bruxelles ad agire.
Stefania Losito