Un maxisequestro di crediti da bonus fiscali in materia edilizia, introdotti per l’emergenza Covid, di oltre un miliardo e 250 mila euro è stato effettuato oggi dagli uomini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza su richiesta della Procura di Roma. Si tratta di due provvedimenti distinti emessi su ipotesi fraudolente segnalate dall’Agenzia delle Entrate.
I sequestri di urgenza disposti dal procuratore Michele Prestipino e dall’aggiunto Stefano Pesci sono, nel dettaglio, di 1.017.680.552 euro e l’altro di 234.331.107 euro. In una nota la Procura di Roma afferma che “sulla base degli elementi raccolti, le due frodi, del tutto indipendenti tra loro si sarebbero sviluppate secondo uno schema assai simile che fa leva sul ruolo di ‘fulcro’ svolto in un caso dalla società Skifall 10 Srl e nell’altro caso dalla Mama International business srl e della Sviluppo immobiliare Vallè Srl”. Secondo l’accusa gli indagati attraverso “una serie di operazioni fittizie orchestrate sin dall’inizio e in modo pianificato, avrebbero creato i presupposti per la comunicazione all’Agenzia delle Entrate di crediti di imposta inesistenti che, contestualmente, venivano ceduti alle società o ad altre collegate” e che venivano creta “all’uopo”. “Crediti che venivano poi a loro volta ripetutamente ceduti a terzi per essere infine monetizzati mediante l’ulteriore cessione a taluni dei ‘grandi acquirenti’ che operano in questo mercato (Poste
Italiane, Cassa Depositi e prestiti, ecc)”.
Per la Procura “l’entità veramente ingente dei crediti messi in circolazione mediante le due ipotizzate frodi e attualmente suscettibili di essere ulteriormente commercializzati ha imposto di adottare il provvedimento di sequestro in via di urgenza, anche in considerazione delle modalità particolarmente semplificate previste dalla legge per la negoziazione dei crediti fiscali in materia edilizia che determina una velocissima circolazione degli stessi”.
Stefania Losito