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Ucraina, gli Usa bloccano l’importazione di petrolio, gas e carbone dalla Russia. Zelensky ringrazia Biden. La Cia: Putin arrabbiato e frustrato, previsti attacchi più duri

Ore 21.00 – Secondo i servizi segreti americani la Russia ha sottovalutato la forza della resistenza ucraina, con la prova del terreno che ha smentito molte delle ipotesi e dei piani di Vladimir Putin. Gli 007 statunitensi, però, sono convinti che il presidente russo non si fermerà, mosso da un mix di “rancore e ambizione”. Si prevedono tempi ancora più duri per gli ucraini perché, secondo la Cia, Putin è “arrabbiato e frustrato” per gli errori di calcolo e questo lascia intravedere scontri nelle città peggiori di quanto avvenuto finora.

Ore 20.30 – Il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato nuove misure contro Mosca: la più importante è il divieto di importazione di petrolio, gas e carbone dalla Russia. Non sarà possibile, inoltre, investire nel settore energetico russo. Il presidente ucraino Zelensky lo ha ringraziato, invitando altri leader internazionali a fare lo stesso. Intanto la catena di fast food McDonald’s ha chiuso tutti gli 850 punti vendita in Russia.

Ore 14.45 – Dall’Eliseo arriva un comunicato dopo l’incontro in videoconferenza fra i leader di Francia, Emmanuel Macron, Germania, Olaf Scholz, e Cina, avvenuto stamani. Il presidente cinese, Xi Jinping, “appoggia l’azione della Francia e della Germania per un cessate-il-fuoco” in Ucraina e condivide con loro “la necessità di garantire un accesso delle popolazioni agli aiuti umanitari coordinati con le Nazioni Unite”.

Ore 14.00 – La Bielorussia ha schierato le proprie truppe sul confine ucraino vicino alla città di Brest e al villaggio di Aleksandrovka nella provincia di Gomel. Lo riferisce lo Stato maggiore ucraino secondo quanto riporta il Kyiv Independent.

Ore 13.47 –  “Penso alle giovani madri e ai loro bambini in fuga da guerre e carestie o in attesa nei campi per i rifugiati. Sono tanti!”. Lo dice Papa Francesco in un tweet nel giorno dell’8 marzo dedicato alle donne. Il Pontefice continua i suoi messaggi per la pace in Ucraina, utilizzando oltre alle nove lingue ufficiali del suo account anche il russo e l’ucraino.

Ore 13.30 – “L’Ucraina chiede alle imprese globali eticamente e socialmente responsabili di interrompere o
sospendere le operazioni con o in Russia, rifiutandosi quindi di finanziarne violenze, omicidi e crimini contro l’umanita’”. Lo scrive su twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.

Ore 12.30 – Allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla situazione sanitaria in Ucraina: le forniture
mediche vitali stanno finendo. Lo riporta il Guardian citando una dichiarazione della responsabile emergenze dell’Oms per l’Europa, Catherine Smallwood, secondo la quale almeno nove persone sono morte in 16 attacchi a strutture sanitarie dall’inizio dell’invasione.

Ore 12 – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un tweet, fa sapere che “la Russia tiene in ostaggio 300mila civili a Mariupol, impedisce l’evacuazione umanitaria nonostante gli accordi con la mediazione del Comitato internazionale della Croce Rossa. Un bambino è morto di disidratazione ieri! I crimini di guerra fanno parte della strategia deliberata della Russia. Esorto tutti gli Stati a chiedere pubblicamente: RUSSIA, LASCIA ANDARE LA GENTE!”.

Ore 11.45 – Il ministero della Difesa ucraino accusa i russi di non rispettare il corridoio umanitario di Mariupol.

Ore 11.35 – Ha superato la soglia di due milioni il numero di persone fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo ha reso noto l’agenzia Onu per i rifugiati (UNHCR).

Ore 11.15 –  “Possiamo discutere e trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere”: lo ha detto alla ABC il presidente ucraino Zelensky riferendosi alla Crimea e alle “pseudo Repubbliche” separatiste
del Donbass. “Sono pronto a un dialogo, non alla capitolazione”, ha sottolineato.

Ore 11.00 – “Ferma lo spargimento di sangue”: l’ex presidente filorusso dell’Ucraina, Viktor Yanukovich, chiede a
Zelensky, di “mettere da parte l’orgoglio” e di fermare la guerra “ad ogni costo”. L’appello in una lettera pubblicata dai media russi, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent. “Voglio fare una richiesta, in modo presidenziale e anche un po’ paterno, a Zelensky”, ha detto l’ex presidente. “Volodymir, forse sogni di diventare un vero eroe, ma l’eroismo non è ostentazione, non è combattere fino all’ultimo ucraino”.

Ore 10.20 – Oggi il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz incontrano in videoconferenza il leader cinese Xi Jinping Lo fa sapere l’Eliseo. La Cina si è detta disposta a mediare il conflitto ucraino.

Ore 10.10 – Il governatore della regione di Kiev, Oleksiy Kuleba, fa sapere che “alle 9:30 oltre 150 persone erano state evacuate” questa mattina dalla capitale e le “operazioni sono in corso”. Lo riportano i media internazionali. 

Ore 9.30 – Le sanzioni contro la Russia, a causa della situazione in Ucraina, non dovrebbero danneggiare la cooperazione tra Teheran e Mosca. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, durante un colloquio telefonico con l’omologo russo Serghei Lavrov, come riporta l’agenzia Irna.

Ore 8.50 – “Questa guerra non finirà così. Scatenerà la guerra mondiale”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante un’intervista all’interno del programma ‘World News Tonight’ sull’emittente ABC. Zelensky ha poi definito “criminale di guerra” il presidente russo, Vladimir Putin.

Ore 8.36 – Il vice-primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, ha confermato l’apertura di un corridoio umanitario in mattinata. I civili, ha spiegato, inizieranno a lasciare la città di Sumy a bordo degli autobus a partire dalle 9.

Ore 7.52 – Nove persone, tra cui due bambini, hanno perso la vita in un attacco aereo lanciato dalle forze russe nella notte contro la città ucraina di Sumy, nel nordest del Paese. Lo ha reso noto Dmytro Zhyvysky, capo dell’amministrazione militare regionale. In un video pubblicato su Facebook ha parlato di “battaglia impari” con le forze russe che hanno bombardato i civili.

Ore 7.30 – La Corea del Sud si e’ unita a Stati Uniti, Unione Europea e alleati, rendendo operativo a partire da oggi il divieto di transazioni con la Banca centrale russa e i fondi sovrani di Mosca. Ieri, il ministero degli Esteri aveva reso noto che “a seguito delle sanzioni contro la Russia entrate in vigore dal primo marzo, la Corea del Sud ha deciso di aderire alle sanzioni aggiuntive come il divieto di transazioni con la Banca centrale russa in considerazione del livello di sanzioni economiche della comunita’ internazionale contro la Russia”. In precedenza il governo di Seul aveva vietato le
transazioni con sette grandi banche russe come Sberbank, come primo pacchetto delle misure contro Mosca.

Ore 7.15 – La Russia ha annunciato un cessate il fuoco in Ucraina a partire dalle 9 di questa mattina per consentire l’evacuazione dei civili da Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy. Sono poco meno di due milioni, riferiscono fonti delle Nazioni Unite, le persone fuggite dal Paese, la maggior parte delle quali verso la Polonia. Nei prossimi giorni, intanto, è previsto in Bielorussia un quarto round di colloqui tra Mosca e Kiev. Oggi il presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Scholz incontreranno il presidente cinese, Xi Jin-Ping. L’Ucraina, intanto, ha annunciato l’uccisione di un alto comandante russo a Kharkiv.

Ore 7.00 – La Russia ha inserito anche l’Italia nella ‘black list’ dei Paesi ostili. Mosca ha dichiarato l’obiettivo di colpire gli Stati che hanno aderito alle sanzioni, aggiungendo che i debiti verso i creditori stranieri inseriti nella lista potranno essere pagati in rubli.

Ore 6.45 – Le commissioni riunite Esteri e Difesa della Camera inizieranno oggi le votazioni sugli emendamenti al decreto Ucraina del governo. Ieri il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha annunciato che a giugno metà del gas proveniente dalla Russia sarà sostituito. Alla Commissione Europea sarà presentato oggi un piano di emergenza che punta a ridurre dell’80% quest’anno la dipendenza dall’importazione di gas russo.

Vincenzo Murgolo (aggiornamenti Stefania Losito)

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