Nuovi accertamenti rispetto alle inchieste sulle presunte plusvalenze
Perquisizioni a Torino, Milano e Roma sono state svolte dalla guardia di finanza su richiesta della procura di Torino nel quadro dell’inchiesta sui conti della Juventus. Si tratta, secondo le prime notizie, di un nuovo filone di accertamenti rispetto a quello che nei mesi scorsi aveva portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei vertici del club bianconero per questioni legate a presunte plusvalenze sulla compravendita di calciatori.
Stavolta, nel mirino della procura e delle fiamme gialle, è finita la manovra stipendi per le stagioni 2019-20 e 2020-21. La guardia di finanza, su indicazione dei pubblici ministeri, ha recuperato documenti negli studi e negli uffici di avvocati e agenti che hanno curato gli interessi dei calciatori.
Della cosiddetta “manovra stipendi” alla Juventus si era parlato: si trattava, secondo quanto era trapelato, di un differimento a un esercizio successivo delle retribuzioni di alcune mensilità. I magistrati hanno dei dubbi sul percorso contabile seguito dal club non è stato corretto. Riduzioni e integrazioni sarebbero state concordate contestualmente. Le integrazioni, però, sono state inserite nel bilancio successivo, cosa che secondo i pubblici ministeri non è stata corretta.
Stefania Losito