Il cessate il fuoco e la fine della guerra in Ucraina passano attraverso le diplomazie europee e statunitensi. Dirigenti Usa si sono incontrati regolarmente nelle ultime settimane con i colleghi europei e britannici per discutere un possibile quadro di risoluzione attraverso un accordo negoziato. Tra i temi in discussione il piano in quattro punti proposto a maggio dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, durante un colloquio con il segretario generale dell’Onu Guterres. Un documento che prevede il cessate il fuoco, la possibile neutralità dell’Ucraina, le questioni territoriali di Crimea e Donbass, e un nuovo patto di sicurezza europea e internazionale. Per la Cnn, però, gli Usa non intendono condividere la proposta. In una dichiarazione proprio alla Cnn, Guterres rinnova l’appello “per l’immediata cessazione della violenza in Ucraina, per l’accesso umanitario illimitato a tutti coloro che ne hanno bisogno, per l’evacuazione in sicurezza dei civili intrappolati nelle aree di combattimento e per la protezione urgente dei civili e il rispetto dei diritti umani in conformità con le norme internazionali”.
Mosca non si ferma, e non intende discutere ora di possibili incontri tra Putin e Zelensky. E la Russia, secondo una ong investigativa, rimuove il generale Dvornikov dal comando delle operazioni. E’ allarme a Mariupol, il sindaco parla
di catastrofe umanitaria, stimati 20 mila morti e il 95% delle case distrutte. Ucciso un volontario francese, due giornalisti Reuters feriti. Secondo il capo militare del Lugansk le forze armate ucraine hanno riconquistato il 20% di Severodonetsk. L’esercito russo sta rafforzando le posizioni attorno a Sloviansk in vista di una nuova offensiva contro questa città dell’Ucraina orientale: lo ha reso noto lo stato maggiore di Kiev.
Stefania Losito