Nuovo altolà di Mosca all’invio di armi all’Ucraina da parte dell’occidente. Dopo l’arrivo a Kiev di lanciarazzi con una gittata di 80 chilometri inviati dal Regno Unito è arrivata la replica del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov: “Più lunga sarà la gittata delle armi, più avanzeremo”. L’Unione Europea ha condannato l’intervento di Lavrov, definendolo “disinformatore”. Il ministero degli Esteri italiano ha intanto convocato l’ambasciatore russo respingendo le accuse di amoralità nei confronti di rappresentanti istituzionali e media italiani. Il diretto interessato ha insistito attaccando la “propaganda ostile dei media” e le “dichiarazioni inaccettabili di alti funzionari”.
Sul fronte dei combattimenti, intanto, il presidente ucraino Zelensky ha elogiato la resistenza dei soldati a Severodonetsk, ammettendo al tempo stesso che i russi sono “più numerosi e più potenti”. Nel Baltico, invece, sono in corso contemporaneamente manovre militari della Nato e della Russia con decine di navi e aerei da guerra coinvolte. I filorussi di Donetsk hanno intanto chiesto un “processo per i prigionieri di guerra”. Intanto Mosca e Kiev avrebbero raggiunto un accordo di massima per creare un corridoio per il grano da Odessa. Decisiva, a quanto si è appreso, la mediazione della Turchia, dove mercoledì arriverà Lavrov.
Vincenzo Murgolo