Nel 2023 l’Unione europea verserà 18 miliardi di euro all’Ucraina. “Ha bisogno di una somma compresa fra 3 e 5 miliardi di euro al mese solo per le spese correnti. Io lavoro affinche’ l’Ue assuma una partecipazione equa in questo sforzo, garantendo 1,5 miliardi al mese, fino a quando sara’ necessario”, ha dichiarato la presidente della Commissione
europea, Ursula von der Leyen, intervenendo a Berlino, alla Conferenza di ricostruzione in corso nella capitale tedesca.
“Questa visione dell’Ucraina come Paese europeo è molto importante – commenta il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo alla conferenza della Ricostruzione – E sotto molti aspetti l’Ucraina ha già meritato di farne parte. La gente vede cosa facciamo gia’ per l’Europa. Noi rappresentiamo la sicurezza fisica dell’Europa”. Per il presidente, “non lottiamo solo per la sicurezza dell’Ucraina e dei nostri vicini, ma anche per la sicurezza dell’Europa”. Zelensky ha sottolineato le parole di Olaf Scholz pronunciate ieri, quando il cancelliere ha detto che chi investe nell’Ucraina investe in un futuro membro dell’Ue. Scholz ha anche invocato un Piano Marshall per Kiev.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha intanto chiesto ieri a Papa Francesco, durante l’incontro in Vaticano, di telefonare al presidente russo, Vladimir Putin, al patriarca ortodosso russo Kirill e al presidente americano, Joe
Biden, per “favorire il processo di pace” in Ucraina. “Abbiamo bisogno che gli Stati Uniti si siedano attorno al tavolo per favorire il processo di pace in Ucraina”, ha raccontato Macron alla stampa. “Biden – ha continuato Macron – ha un vero rapporto di fiducia con il papa. Il papa può avere un’influenza su di lui per il re-impegno americano ad Haiti e in Ucraina”. Macron è stato ricevuto ieri da papa Bergoglio per la terza volta da quando è presidente. Un incontro, quest’ultimo, dedicato in gran parte alla guerra in Ucraina.
Stefania Losito