Prosegue la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Un vertice del centrodestra si riunirà a Roma oggi per discutere della divisione dei collegi tra candidati e candidate. Il confronto sulle liste nella coalizione è ancora in alto mare, mentre si avvicina la scadenza del 22 agosto, quando dovranno essere depositate al Viminale. La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni afferma: “Comporremo le liste nel modo più meritocratico possibile, anche se io sarei per le preferenze. Poi ci possono essere personalità esterne ma io parto sempre dai territori, perché chi fa politica per amore e dedizione, prima di avere uno stipendio, sono tendenzialmente persone molto affidabili. Noi facciamo una selezione molto serrata”.
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi elenca gli obiettivi del partito: “Il nostro compito è quello di tutelare l’ambiente, la qualità dell’aria che respiriamo, il mondo intorno a noi. Nello stesso tempo, riprenderemo in mano la ricerca sul nucleare di quarta generazione, come tutta l’Europa ha deciso di fare: la ricerca che ci potrà dare in futuro energia pulita e sicura in grande quantità”.
Il segretario del Pd Letta, intanto, annuncia che si candiderà a Vicenza: “Penso che la nostra campagna elettorale non debba essere in difesa, ma in attacco. Voglio dimostrare che queste elezioni possiamo vincerle, quindi ho deciso di fare un’incursione laddove la partita è più difficile e dove il numero di coloro che hanno tradito Draghi è altissimo’.
Carlo Calenda, leader di Azione, attacca la sinistra: “Voglio dire agli elettori del Pd, con il quale ho tentato di fare un’alleanza basata sull’agenda Draghi e non su 18 patti contradditori, che cinque minuti dopo le elezioni si rialleeranno coi Cinque Stelle”. Presentando il suo programma in alleanza con Italia Viva, Calenda ha detto: “Il nostro obiettivo è semplice: andare avanti con l’agenda Draghi e con il metodo Draghi, avere possibilmente Draghi come presidente del Consiglio, attuare le riforme del Pnrr”. Poi ha proseguito: “Draghi è caduto per l’invidia di Conte, per le voglie di Berlusconi di diventare presidente del Senato e forse della Repubblica e per la paura di Salvini di vedere consensi calare a favore della Meloni”.
La Lega ricandida in Palamento l`intera squadra di ministri, viceministri e sottosegretari che la hanno rappresentata nel Governo Draghi, insieme ai capigruppop alla Camera e al Senato e ai vicesegretari. Lo riferiscono fonti della Lega, sottolineando che “correrà alle Politiche del 25 settembre per la Lega anche uno dei più rilevanti editori italiani come Antonio Angelucci”.
Michela Lopez