La sua è un’opera che lascia il segno
Ivano Fossati ha dato l’addio alle scene dieci anni fa, salvo partecipare al disco di Mina due anni fa. Il suo ruolo di intellettuale della muscia, raffinato e schivo sicuramente continua a lasciare il segno.
Il 21 settembre Ivano Fossati compie 70 anni. Nacque a Genova e da lì è partita la sua formazione di viaggiatore perennemente alla ricerca di nuove rotte.
La carriera di Ivano cominciò 50 anni fa con i Delirium, nell’epoca del progressive italiano italiano quando la band nel 1972 lasciò unaimpronta decisiva con la partecipazione a Sanremo con “Jesahel”.
Fossati lasciò poi il gruppo per cominciare la sua carriera solist, difendendo la sua onestà intellettuale e tenendosi il più possibile lontano dai circuiti mediatici e dal mercato.
La sua discografia haprofondamente inciso in nella cultura musicale italiana, basta pensare a “La mia banda suona il rock” e “Panama e dintorni”.
Fossati ha scritto non solo per se’, ma ha regalato pezzi di vera poesia per altri: da “Un’emozione da poco” con cui una 17enne Anna Oxa debuttava all’Ariston nel 1978
a “Non sono una signora”, manifesto rock di Loredana Bertè datato 1982 (per la quale ha prodotto anche diversi album), passando per “Pensiero Stupendo”, portata al successo da Patty Pravo (1978). C’e’ poi la collaborazione con Mia Martini, con la quale ebbe una lunga relazione, dalla quale nacquero brani come “E non finisce mica il cielo” (1982), “La costruzione di un amore” (1978). Ha collaborato a “Scacchi e tarocchi” di Francesco De Gregori, ha scritto “Anime Salve” insieme a Fabrizio De Andre’, ha firmato brani per Mina, Zucchero, Ornella Vanoni, Tiziano Ferro, ha fatto parte del cast della riedizione kolossal di QPGA di Claudio Baglioni.
Un ruolo fondamentale lo ha avuto anche nella carriera di Fiorella Mannoia: un sodalizio iniziato nel 1988 quando l’interprete romana porto’ a Sanremo “Le notti di maggio” e che passa anche dal grande successo de “I treni a vapore”.
In una intervista rilasciata a Rolling Stone ha detto: “La fortuna di avere 70 anni, se te li sai un po’ gestire, è che puoi dire di no ancora più di prima quando vuoi e come vuoi e al tempo stesso dire di sì anche alle cose più spiazzanti: se ti va di fare una cosa spiazzante devi dire semplicemente sì e la fai. E’ fantastico, è una libertà che avevo già prima, ma che ora si è amplificata e moltiplicata”.
Angela Tangorra
Immagine dal profilo Facebook Ivano Fossati