Da Montecitorio arriva il via libera unanime e definitivo alle Disposizioni in materia di statistiche in tema di violenza di genere. I voti a favore sono stati 309, nessun contrario. Il testo definitivamente approvato oggi in Aula alla Camera mira a garantire un flusso informativo adeguato sulla violenza di genere contro le donne per “progettare adeguate politiche di prevenzione e contrasto e di assicurare un effettivo monitoraggio del fenomeno”.
La normativa prevede che l’Istat e il Sistan (il Sistema statistico nazionale) permettano la realizzazione di una indagini periodiche dedicate alla violenza contro le donne, con stime anche sulla parte sommersa dei diversi tipi di violenza:
violenza fisica, sessuale, psicologica, economica e stalking.
“E’ una bellissima notizia il sì unanime della Camera al provvedimento sulle statistiche in tema di violenza di genere – scrive la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti in un tweet – la politica che sa unirsi per la dignità delle persone, contro la violenza, da’ la risposta più degna alle attese delle donne e degli uomini che serviamo. Avanti!”.
“Il provvedimento interviene su due aspetti su cui siamo indietro, da un lato la definizione di violenza, dall’altro la
dignità da dare alle statistiche di genere – spiega Cecilia D’Elia, deputata del Partito democratico e portavoce della Conferenza delle donne democratiche, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto – la convenzione di Istanbul ci chiede di mettere in campo politiche integrate e globali. Abbiamo fatto molto da un punto di vista penale, e con questa legge ci diamo uno strumento importante per conoscere la violenza. Introduciamo delle innovazioni, come l’obbligo per gli uffici e per gli enti di fornire dati disaggregati per uomini e donne, l’obbligo per la Sanità di fornire i dati sulle violenze che arrivano nei pronto-soccorso, costringiamo a fare un lavoro integrato tra Interni e Giustizia per l’elaborazione dei dati sui reati, anche per capire quella relazione delicata che ci può essere tra autore e vittima. Importante, inoltre, che questa legge rafforzi il lavoro fatto dall’Istat con i centri antiviolenza”.
“Le statistiche di genere devono avere pari dignità con le statistiche economiche. I dati danno forma e misura alla realtà, ed è fondamentale capire il modo in cui sono prodotti e pensati. Dobbiamo passare dal racconto basato sulla percezione alla misura della realtà. I dati ci hanno mostrato quanto fosse vero uno slogan delle donne, ossia che il violento ha le chiavi di casa. Conoscere quindi, per contrastare. La violenza è una ferita all’interno nella nostra convivenza. C’è bisogno di una rivolta culturale. Le ragazze e i ragazzi questo l’hanno capito e trovano la violenza intollerabile. Questa è, per tutti noi, una grande risorsa. Con questa legge – conclude D’Elia – oggi
facciamo un passo in piu’ per prevenire e contrastare questa ferita”.
Stefania Losito