Il cantautore ha presentato il nuovo album “Il mondo è nostro” in uscita venerdì 11 novembre
L’attesa è finalmente agli sgoccioli e Tiziano Ferro si racconta presentando il nuovo disco. L’album “Il mondo è nostro” uscirà venerdì 11 novembre e per Tiziano la presentazione del suo lavoro è una occasione per rimarcare come non abbia mai smesso di lavorare per migliorarsi. C’è tutta la sua vita e i suoi 42 anni nel suo nuovo disco: i momenti bui come la depressione e la solitudine, ma anche l’amore e la giuoia della paternità.
È il suo disco dei bilanci- dice Tiziano: “Viviamo nel periodo del politicamente corretto, ma il politicamente corretto non è solo forma, è un milione di storie che trasudano lacrime e sofferenze di persone che dietro certe parole hanno visto stigma e persecuzione. Parole che ho subito anche io, e che conosciamo tutti. Che sono cariche di un senso di offesa potente e portano con loro discriminazione ed estromissione dal gruppo. Quando te le senti sbattere addosso da piccolo, arrivi a 40 anni ancora ferito”.
“Sono sempre stato molto sincero – racconta il cantautore – e spesso ho pagato per questo. Se non avessi scelto a monte del mio percorso psicologico, che mi ha portato ad accettare la mia sfera sentimentale, di condividere questa mia parte personale con il pubblico, oggi non dovrei star lì a raccontare di quanto sia giusto essere padre o meno. La mia sincerità mi si è ritorta contro e quindi mi sono sentito solo e additato nella vita, ma non mi sono mai fermato. Mi piace l’idea che la distruzione possa creare un cambiamento positivo. Prendo la crisi uno spunto bello, di risoluzione”.
Angela Tangorra