La città di Bisceglie si stringe intorno alla famiglia di Antonio Caggianelli, uno dei tre ballerini italiani morti nell’incidente stradale avvenuto venerdì durante un’escursione nel deserto in Arabia Saudita. Il 33enne danzatore pugliese e i suoi due colleghi, Nicolas Esposto e Gianluca Giarre, avrebbe dovuto esibirsi nel teatro di Riad. L’escursione era stata organizzata nel giorno libero dalle prove. Si attende di capire quando avverrà il ritorno della salma di Antonio nella sua città d’origine. “Ci sono dei tempi tecnici da rispettare”, ha spiegato ai microfoni di Radio Norba il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, “dopodiché accoglieremo la salma di Antonio. Sicuramente alla famiglia non mancherà il sostegno e il conforto dell’intera comunità cittadina”.
Un amore, quello per la danza, che Antonio aveva scoperto in tenera età e che aveva coltivato facendosi conoscere anche al di fuori dei confini della sua città natale. Proprio quest’anno, infatti, ha preso parte al concertone della Notte della Taranta, che ha affidato a un post sui social il suo cordoglio. “Di Antonio, prima di ogni passo, prima di ogni sguardo”, si legge, “arrivava il suo sorriso, bello come il porto della sua città, Bisceglie”.
Grande anche il dolore degli amici di Antonio, che oltre a praticare la danza era insegnante nella scuola ‘New Dance Academy’. “Ci siamo salutati lunedì, poco prima della sua partenza. Era molto in ansia per questo viaggio”, ha ricordato Grazia Di Pinto, direttrice della scuola. “Ogni sua coreografia”, ha aggiunto, “conteneva un messaggio sulla vita e sull’amore. Antonio non si limitava a danzare, ma raccontava”. “Era un esempio di determinazione e rigore”, ha invece affermato Carlo Bruni, regista e direttore del teatro ‘Garibaldi’ di Bisceglie.
I colleghi di Antonio Caggianelli stanno intanto valutando l’ipotesi di organizzare un evento in sua memoria. “Lo faremo non appena troveremo la forza”, ha annunciato Grazia Di Pinto, “Le ragazze della scuola non vedono l’ora”.
Vincenzo Murgolo