
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge che riforma gli istituti tecnici e professionali e stabilisce la revisione disciplina in materia di valutazione del comportamento degli studenti a scuola. E le congratulazioni della presidente del consiglio sono arrivate al ministro Valditara per la riforma “molto attesa dalla scuola italiana, dall’opinione pubblica e dalle forze produttive. Si tratta di una riforma che rende competitiva la filiera della istruzione
tecnica e professionale trasformandola in un percorso formativo di serie A e collegandola con il mondo del lavoro e
dell’impresa. Offriamo così importanti opportunità lavorative ai nostri giovani e rendiamo più competitivo il nostro sistema. “Con la riforma del voto di condotta e della sospensione riportiamo la cultura del rispetto nelle scuole, e rafforziamo la autorevolezza dei docenti – ha detto Meloni – È una svolta molto attesa dalla società italiana”.
La valutazione del comportamento diventa strumento contro gli atti di violenza e bullismo a scuola. Il voto in condotta avrà più importanza nella valutazione complessiva di uno studente, verrà ripristinato alle medie e inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato. Con la riforma – da quanto si apprende – si stabilisce poi che l’assegnazione del 5, e quindi la conseguente bocciatura, potrà avvenire anche a fronte di comportamenti che costituiscano gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto. L’assegnazione del 6 per la condotta genererà un debito scolastico, nelle scuole superiori, in materia di Educazione civica, che dovrà essere recuperato a settembre con una verifica sui valori costituzionali e i valori di cittadinanza. Quanto alla sospensione, fino a 2 giorni non prevederà l’allontanamento dalla scuola ma al contrario le lezioni in classe, più impegno e più studio. Qualora la sospensione superi i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate, attività che potrà proseguire se lo stabilirà il consiglio di classe.
Per quanto riguarda invece la riforma degli Istituti tecnici e professionali, l’obiettivo è l’avvio, dal 2024/25, di una sperimentazione in larga scala del modello 4+2, percorsi quadriennali più due ulteriori annualità negli Its Academy (potrà coinvolgere fino a un massimo del 30% di istituti tecnici e professionali del territorio). Sarà utilizzata una
metodologia “on-the-job”, con un massiccio utilizzo della formazione pratica. Un aspetto nuovo – sempre secondo quanto si apprende – è il concetto di “campus tecnologico-professionale”, che coinvolgerà istituti tecnici e professionali in un percorso unico e integrato. Questo prevede l’ingresso di docenti ed esperti dal mondo del lavoro, contribuendo a un’offerta didattica più varia e applicata.
Stefania Losito