La Lega contro i nomi scelti per la tv pubblica
Giorni caldi nella maggioranza di governo. Dopo la discussione sulla riforma della giustizia, con intervento in extremis di Draghi per mediare tra il Movimento 5 Stelle, il centrodestra e Italia Viva, adesso si fa strada un altro dibattito molto acceso: quello delle nomine dei dirigenti Rai.
Le scelte del Ministro dell’economia e delle finanze, Daniele Franco e del Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, che verranno proposte alla prossima riunione del Consiglio dei Ministri, sono ricadute su Marinella Soldi come presidente e Carlo Fuortes come amministratore delegato.
I nomi mettono quasi tutti d’accordo, tranne la Lega, che ha mosso dure critiche perché ritiene che Fuortes, già sovrintendente della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, sia una figura vicina al centrosinistra, in particolare a Veltroni, e senza esperienza televisiva secondo Lucia Bergonzoni, sottosegretario alla Cultura e senatrice del Carroccio
Forza Italia accoglie invece con favore la notizia e con Francesco Giro assicura che presenterà “proposte serie e precise per una Rai davvero rinnovata”. Italia viva sottolinea che con le nomine di Fuortes e di Marinella Soldi “Draghi fa ripartire la Rai”.
Soddisfazione anche nel Pd. Secondo Valeria Fedeli, capogruppo in Vigilanza, “Fuortes e Soldi rappresentano quella volontà di autonomia e indipendenza, che sono le vere chiavi per garantire al servizio pubblico di tornare a essere la più grande azienda culturale del nostro Paese”.
Gianvito Magistà