“Non sarei partito da Sanremo se non fossi passato da Radionorba”, dice Enrico Ruggeri appena sale sul nostro truck reduce dalle notti sanremesi.
“Il fatto di essere stato ospite del festival lo scorso anno mi ha rasserenato: l’eliminazione era l’unico rischio anche se oggi con tutti i media che si sono e i social eccetera anche se sei eliminato non esci mica
dal giro!”, racconta. Enrico Ruggeri è un vero e proprio osservatorio sul festival perché oltre a vincerlo due volte ha partecipato molte volte come autore: “Beh, io ho visto
arrivare a Sanremo storie di ragazzi con grandi speranze e che poi si sono persi e poi gente come Laura Pausini che era in gara quando io vinsi con “Mistero” nel 1993 e ha avuto una carriera magica. Se devo dare un consiglio non bisogna esaltarsi per le vittorie ne’ abbattersi per le sconfitte!”.
La canzone “Il primo amore non si scorda mai” sarà compresa nel suo nuovo album, il trentaduesimo da studio. “Nella mia canzone del festival racconto del primo amore che non si scorda mai, un amore che simboleggia tutto quello che ci è capitato per la prima volta tra i 15 e 20 anni, il primo bacio, ma anche il primo concerto o la prima volta che abbiamo dormito fuori. Io me la ricordo la prima volta che ho messo il jack e la chitarra da acustica divenne elettrica!”.
Molti artisti hanno portato sul palco il nastro arcobaleno che simboleggia il sostegno alle unioni civili: “Sì, l’ho portato e sono stato nel primo gruppo di quelli che lo hanno messo. Poi è diventata una specie di rito.
Riguardo a questo tema io penso che se vuoi che il tuo uomo o la tua donna dia il consenso a staccare la spina in caso di coma, ma anche in tutte le altre situazioni della vita, allora la legge è giusta. L’unico tema in merito su cui non mi esprimo è quello dei figli: ho tanti amici, coppie eterosessuali che aspettano da anni di adottare un figlio e le adozioni
hanno un iter lungo e pesante. Quindi prima dovremmo lavorare su questo e poi su altro. Dall’orfanotrofio prima esci e meglio è”.
Nella serata delle cover ha cantato “A’ canzuncella” degli Alunni del Sole: “Una canzone che mi piace molto e che è la via di mezzo tra la Napoli di Murolo di Fierro e di Pino Daniele”.
Angela Tangorra